(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Chi pratica regolarmente attività
fisica di intensità moderata per almeno due ore e mezza a
settimana o vigorosa per almeno un'ora e mezza gode di una
riduzione della mortalità cardiovascolare e della mortalità per
tutte le cause dell'ordine del 20-30% rispetto a chi conduce una
vita sedentaria. È questo uno dei messaggi lanciato dal
congresso di Cardiogeriatria in corso fino a domani a Roma.
"Il movimento non solo previene la maggior parte delle
malattie cardiovascolari e cronico-degenerative, ma permette una
miglior conservazione dell'efficienza fisica, garantendo così di
vivere a lungo in forma e in piena autonomia", ha affermato
Lorenzo Palleschi, direttore dell'Unità Operativa Complessa di
Geriatria dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata di
Roma e promotore del congresso insieme a Francesco Vetta,
direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia e
Aritmologia di IDI-IRCSS.
Palleschi ha ricordato inoltre come per le persone anziane
mantenersi in movimento sia fondamentale anche in caso di
ricoveri in ospedale o in strutture sanitarie, poiché la scarsa
mobilità comporta un aumento del rischio di perdita
dell'autonomia personale e di complicanze. "Tuttavia, la
pandemia Covid-19 presenta nuove e gravi sfide che minacciano di
compromettere i recenti sforzi e i progressi verso una cultura
della mobilità", ha affermato. "Le rigide misure di
distanziamento sociale all'interno delle strutture sanitarie, le
carenze del personale dovuto a riallocazione ad aree ad alto
fabbisogno come il pronto soccorso o le terapie intensive, la
carenza di dispositivi di protezione e la ritrosia dei pazienti
nei confronti della mobilità stanno minacciando la promozione
della mobilità all'interno delle strutture sanitarie (ospedali
ed RSA) così determinante per il benessere dei pazienti
anziani", ha concluso. (ANSA).