BRUXELLES - "La prossima Commissione europea dovrà essere una Commissione che unisce l'Europa e il Partito popolare europeo (Ppe) è una forza ragionevole, che cerca di fare questo nel pieno rispetto del nostro mandato, astenendosi dal fare giochetti politici: questo è il nostro approccio". Lo ha detto il presidente e capogruppo del Ppe, Manfred Weber, in conferenza stampa a Strasburgo a margine della plenaria del Parlamento Ue. "Dobbiamo verificare tutti i commissari, vogliamo un'Europa operativa dal primo dicembre, non vorremmo ci fossero ulteriori rinvii, pensando anche agli sviluppi negli Stati Uniti", ha aggiunto Weber, chiedendo la "massima serietà per tutte le questioni procedurali" legate all'esame nei nuovi commissari designati, che dovrà essere basato "sui fatti". "Non c'è alcun tipo di interferenza politica", ha assicurato.
Il tedesco si è detto d'accordo nell' "effettuare già un anno prima la revisione" degli obiettivi dell'Ue per arrivare allo stop ai motori a diesel e a benzina nel 2035, anticipandola al 2025. "È una buona proposta, la supporto. Ne abbiamo già discusso nella famiglia dei Popolari", ha aggiunto. "Prima facciamo il punto della situazione e meglio sarà", ha detto ancora Weber. "Questo fa parte del quadro più ampio di come possiamo rafforzare la nostra industria automobilistica: da un lato c'è la revisione degli obiettivi, dall'altro la questione dei dazi".
"L'Ue deve prepararsi a tutti i possibili risultati delle elezioni americane", ha detto poi interpellato sul voto oltreoceano. "Quattro settimane prima che gli americani vadano alle urne è il momento che l'Europa abbia una chiara pianificazione e sappia cosa fare qualunque cosa accada in America: dobbiamo mostrare agli ucraini possono contare sull'Ue", ha insistito.
Il premier ungherese Viktor Orban, che interverrà durante la plenaria mercoledì 9 ottobre, "è isolato" in Europa "e la presidenza ungherese del Consiglio dell'Ue non sta svolgendo il suo ruolo". Il leader dei Popolari ha aggiunto di "non capire assolutamente quello che fa Orban" anche nel quadro della guerra in Ucraina, "tenendo anche presente la storia dell'Ungheria".
I popolari inoltre sostengono "pienamente le azioni della Commissione europea nei confronti della Cina, promuovendo condizioni di commercio eque". "Attualmente, queste non sono rispettate, abbiamo già visto cosa è successo nel mercato dei pannelli solari, dove l'Europa era leader nell'innovazione, ma ora quasi il 100% della produzione è controllato dalla Cina", ha detto ancora Weber, sottolineando la necessità di "evitare lo stesso destino nel mercato delle auto elettriche".
"Il Green Deal deve creare posti di lavoro, ma è cruciale che siano in Europa e non in Cina", ha evidenziato Weber, soffermandosi sulle sfide per "l'industria automobilistica" europea, che ha visto la sua produzione diminuire "di 2 milioni di unità, passando da 16 a 14 milioni". "Il nostro obiettivo è un'Europa a impatto climatico zero entro il 2050, su questo non c'è discussione, ma dobbiamo raggiungerlo attraverso un approccio tecnologicamente neutrale, collaborando con l'industria e gli stakeholder", ha sottolineato.
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