BRUXELLES - La questione del 'dynamic pricing' al centro del dibattito al Parlamento europeo durante un evento organizzato dall'europarlamentare Pierfrancesco Maran (PD) sulla pratica che permette ai venditori di aggiustare i prezzi di beni e servizi in tempo reale. La pratica del 'dynamic pricing' è stato applicata recentemente da Ticketmaster per i concerti degli Oasis, portando i prezzi dei biglietti ad aumentare da 100 euro a oltre 400 in poche ore, ed è oggetto di indagini da parte dei governi britannico e irlandese.
"Dopo le indagini avviate dai governi britannico e irlandese, oggi anche il governo australiano ha annunciato che potrebbe vietare il 'dynamic pricing'. La Commissione europea, che stima in 8 miliardi di euro l'ammontare annuale dei danni ai consumatori dovuti a pratiche commerciali scorrette online, continua a sostenere che il 'dynamic pricing' non sia contrario alle leggi europee. Tuttavia, in Europa il 'dynamic pricing' si è rivelato lesivo per i fan ed è il risultato di un monopolio di fatto nell'industria dell'intrattenimento dal vivo, dove l'assenza di concorrenti consente alle grandi compagnie di dettare regole e prezzi", ha dichiarato Maran. "Con l'iniziativa di oggi chiediamo all'Ue un intervento legislativo per regolare il 'dynamic pricing' e calmierare i prezzi dei biglietti dei concerti, che la maggior parte dei cittadini europei ormai non si può più permettere. È una proposta che gode di un sostegno politico trasversale, come dimostra la partecipazione di deputati di diversi partiti e Paesi, ed che intendiamo sollevare anche durante le audizioni con i Commissari designati, in particolare l'irlandese McGrath," aggiunge Maran.
Alla conferenza hanno partecipato gli eurodeputati Regina Doherty (Ppe), Laura Wolters (S&D) e Brando Benifei (Pd), oltre all'Assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi, il produttore Claudio Trotta e diverse associazioni di categoria.
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