STRASBURGO - Su richiesta del gruppo socialista il Parlamento europeo discuterà dello stallo sul tema dell'aborto in Polonia: un anno dopo le elezioni che hanno rimosso il Pis dal governo la Polonia ha ancora una legge tra le più draconiane d'Europa". Lo dichiarano gli eurodeputati del gruppo Socialisti e democratici in una nota. "Un'indagine durata tre anni della Commissione delle Nazioni Unite per l'eliminazione della discriminazione nei confronti delle donne ha concluso che il divieto quasi totale di aborto in Polonia comporta gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani, comprese gravi sofferenze fisiche e mentali alle donne, che può anche equivalere a tortura", si legge nella dichiarazione.
"Questa Commissione Onu raccomanda quindi che la Polonia legalizzi e decriminalizzi completamente l'aborto: i Socialisti & Democratici continueranno a lottare per garantire che la salute e i diritti sessuali e riproduttivi (Srhr) siano protetti e rispettati in tutta l'Ue e nel mondo, cheidendo alla Polonia di abrogare immediatamente l'attuale divieto e le restrizioni sull'aborto", affermano.
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