BRUXELLES - "Solo un decennio fa l'Ue e i nostri partner commerciali principali erano allineati, ma oggi l'ambiente del commercio internazionale è caratterizzato da una forte competizione anche a causa delle nuove tecnologie dirompenti e le dipendenze economiche vengono a volte utilizzate come armi. Visti questi cambiamenti sismici, le mie priorità per il commercio si concentreranno su competitività europea, parità di condizioni e costruzione di alleanze più forti". Lo ha detto il commissario europeo designato per il commercio internazionale e la sicurezza economica e per le relazioni inter-istituzionali e la trasparenza, Maroš Šefčovič, durante l'audizione di conferma alle Commissioni del Parlamento europeo per il Commercio internazionale (Inta) e per gli affari costituzionali (Afco).
Il commissario designato si è impegnato poi a rinnovare il Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-Usa. "A prescindere dall'esito delle elezioni americane - ha spiegato Šefčovič - proporrò un'offerta di cooperazione, compreso un rinnovato Consiglio per il commercio e la tecnologia Ue-Usa, e allo stesso tempo sarò pronto a difendere i nostri interessi in caso di uno scenario dirompente". Quanto alla Cina, lo slovacco ha sottolineato la necessità di trovare un "nuovo equilibrio" sulla base di "trasparenza, prevedibilità e reciprocità" nelle relazioni tra Bruxelles e Pechino, e nell'essere "più assertivi per bilanciare gli squilibri strutturali e le pratiche sleali della Cina".
Nel corso dell'audizione, Šefčovič è ritornato spesso sul dossier delle relazioni con Pechino, un partner che ha definito "molto complicato e spesso difficile". Il commissario ha ribadito che "l'Ue non è interessata a guerre commerciali" e che l'obiettivo di Bruxelles è "reimpostare le relazioni commerciali con la Cina per garantire una maggiore equità e parità di condizioni" e affrontare le questioni pendenti "facendo ricorso alla diplomazia e ai negoziati".
"Vogliamo garantire un riequilibrio delle nostre relazioni con la Cina in modo da occuparci di quei settori in cui, a nostro parere, le nostre relazioni non sono eque, vogliamo parità di condizioni, un equo accesso agli appalti pubblici e useremo tutte le nostre forze per contrastare l'eccesso di capacità creato dalla Cina che è una minaccia per la nostra industria europea", ha spiegato. Lo slovacco è tornato anche sulla questione delle relazioni con gli Stati Uniti, "partner naturale" dell'Ue", come lo ha definito.
Šefčovič ha sottolineato la necessità di "collaborare e offrire cooperazione" indipendentemente dai risultati delle elezioni. "Allo stesso tempo non possiamo ignorare la situazione e dobbiamo difendere i nostri interessi" ha evidenziato il commissario designato. "Dovremmo parlare da alleato ad alleato, in condizioni di parità" ha aggiunto, dicendo che occorre risolvere le dispute, come quella sull'aviazione civile o l'Inflation Reduction Act, e rilanciare il Consiglio Ue-Usa per il commercio e la tecnologia.
Replicando a una domanda sulla possibilità di sospendere l'accordo di associazione Ue-Israele, Šefčovič ha detto che per modificarlo serve "una decisione all'unanimità del Consiglio Ue". Tante le domande rivolte al Commissario sulle sanzioni contro la Russia. Šefčovič ha definito "inaccettabile" l'elusione delle misure restrittive, mentre sull'impatto in termini di competitività, lo slovacco ha ammesso che "c'è tanto da fare su questo fronte", evidenziando come l'Ue stia lavorando "molto bene nella diversificazione dell'approvvigionamento del gas, delle materie critiche". "Lavoreremo in modo indefesso per usare gli acquisti congiunti a livello europeo e garantire che l'Ue possa ottenere l'energia e le materie critiche di cui ha bisogno" ha aggiunto.
Quanto alla trattativa Ue-Mercosur, il vice presidente uscente ha stigmatizzato i ritardi dei negoziati, osservando che "attualmente sono in corso, siamo nella fase tecnica ma non siamo ancora arrivati alla fine".
Rispondendo alle domande degli eurodeputati Sefcovic ha detto che l'indagine sui sussidi alle auto elettriche cinesi è stata "approfondita" e "condotta secondo le regole e i criteri introdotti". "Il tutto è basato su fatti e prove, è equilibrato e proporzionato", ha aggiunto.
"Al contempo vorremmo anche integrare questo, dicendo che il mercato europeo è aperto, ci sarà un flusso di importazioni con questi dazi", ha sottolineato ancora davanti agli eurodeputati delle commissioni Commercio internazionale (Inta) e per gli Affari costituzionali (Afco). "Abbiamo offerto alla controparte cinese la possibilità di negoziare gli impegni di prezzi dei produttori, attualmente Dg trade si trova in Cina, ci sembrava che i cinesi fossero interessanti ai negoziati, ma resta molto importante per noi che questi negoziati devono essere efficaci e attuabili come le tariffe introdotte, questo è il punto su cui insisteremo", ha aggiunto.
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