Dal 21 agosto l'Unione europea ha reintrodotto i dazi sulle importazioni di miele provenienti dall'Ucraina, che erano stati azzerati per un anno lo scorso 6 giugno per sostenere l'economia di Kiev gravata dalla guerra.
Prorogando il regime di sospensione dei dazi a giugno, Bruxelles ha previsto un "freno di emergenza" per alcuni prodotti agroalimentari considerati sensibili come pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele. Il meccanismo di salvaguardia prevede che quando le importazioni di questi prodotti superano la media annuale dei volumi importati tra il primo luglio 2021 e il 31 dicembre 2023 la Commissione europea può riapplicare le tariffe doganali. Per il miele, ricorda Bruxelles in una nota, questa media questa media è di oltre 44mila tonnellate.
Da quando il regime è stato prorogato Bruxelles ha già ripristinato i dazi sulle uova, lo zucchero, l'avena e le semole provenienti dall'Ucraina. La Commissione europea precisa ancora che per il miele a partire dal primo gennaio 2025 e fino al 5 giugno 2025, il contingente tariffario sarà pari a 18.507,32 tonnellate, corrispondente a cinque dodicesimi della soglia stabilita per l'attivazione del freno di emergenza.
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