Le speranze di tornare al successo all’Open, otto anni dopo l’ultima volta (2016, Francesco Molinari), per l’Italia sono affidate a Gregorio De Leo, sorpresa del torneo, e ad Andrea Pavan. A Cervia, dopo il terzo round dell’evento del DP World Tour, il piemontese De Leo con un giro in 66 (-5) su un totale di 205 (72 67 66, -8), è passato dalla 34/a alla 6/a posizione. Nella Top 10 anche il romano Pavan, 9/o con 206 (64 73 69, -7) e già in vetta al termine delle 18 buche di apertura. Stesso score per l’americano Gunner Wiebe, che ha perso terreno dopo aver condotto la competizione fino a metà gara. In Emilia-Romagna, all’Adriatic Golf Club (par 71), è bagarre in vetta. Dopo il 'moving day' sono infatti quattro i leader. Con uno score di 203 (-10) il francese Antoine Rozner (69 72 62), che con un “-9” di giornata ha firmato fin qui il miglior parziale della competizione, guida la classifica insieme al tedesco Marcel Siem (69 68 66), all’indiano Shubhankar Sharma (68 68 67) e al danese Sebastian Friedrichsen (64 71 68). Dietro di loro, in 5/a posizione con 204 (-9), ecco invece lo spagnolo Adrian Otaegui. Matteo Manassero e Filippo Celli condividono invece la 27/a piazza con 208 (-5). Mentre sono distanti dalle posizioni di vertice Guido Migliozzi ed Edoardo Molinari, solo 43/i con 210 (-3). De Leo, 24enne di Biella, si è preso gli applausi di tutto il pubblico (4.750 gli spettatori odierni, il totale sale dunque a 13.250 nei primi tre giorni) a Cervia. Lì grazie a un invito della Federazione, dopo un bogey iniziale, ha realizzato un eagle e quattro birdie. “Sono davvero soddisfatto, è un periodo che sto giocando molto bene e spero di chiudere questo torneo al massimo. Essere qui all'Open d'Italia rappresenta una grande soddisfazione. 'Con quanto si vince?' Credo con “-14”. Se si può fare? Perchè no!”, la carica dell’azzurro che nel 2022 ha conquistato la “carta” per il Challenge Tour, il secondo circuito europeo, dopo aver vinto tre tornei e l’ordine di merito sull’Alps. “Ho deciso di entrare in campo con la consapevolezza di non avere nulla da perdere. Il clima era perfetto, così come i green. Ne ho approfittato, è stata una giornata fantastica”, la soddisfazione di Rozner, 31enne di Parigi che vanta tre affermazioni sul DP World Tour e due sul Challenge. E ora il gran finale. Gli azzurri De Leo e Pavan sognano l’impresa. Per quel che riguarda Rozner, l’ultimo francese a imporsi all’Open d’Italia è stato, nel 2013, Julien Quesne. Mentre per quel che riguarda la Germania e quindi Siem, Bernhard Langer questo evento lo ha fatto suo sia nel 1983 che nel 1997. La Danimarca spera in Friedrichsen per continuare la tradizione degli ultimi anni (Thorbjorn Olesen nel 2018 e Nicolai Hojgaard nel 2021). Mentre l’India si aggrappa a Sharma per festeggiare quella che rappresenterebbe una prima, storica impresa all’Open. In palio un montepremi di 3.250.000 dollari, di cui 552.500 andranno al vincitore.