(ANSA) - ROMA, 03 SET - "Il Tempo è ancora nostro", primo
film italiano sul golf, arriva sul red carpet. Verrà presentato
domani, mercoledì 4 settembre, alla Biennale di Venezia.
Prodotto da Father&Son e Aurumovie, con il patrocinio di
Federgolf e Pgai, diretto e sceneggiato da Maurizio Matteo
Merli, vede come attore protagonista Ascanio Pacelli.
Consigliere Federgolf, Presidente della Pgai, non nuovo al mondo
della televisione, è al debutto assoluto al cinema. Il film
racconta la storia di un'amicizia d'infanzia, quella tra
Tancredi (Ascanio Pacelli) e Stefano (Mirko Frezza), che al golf
si incontrano da grandi, ritrovando entrambi la strada che
sembravano aver perso.
Il primo è un uomo ricco borghese, affascinante e
apparentemente felice, preso infatti da frivolezze che lo stanno
allontanando dai tesori più preziosi: la famiglia e la figlia.
Il secondo è invece povero e trasandato, gli ultimi venti anni
li ha passati tra crisi d'astinenza e comunità di recupero.
Entrambi hanno voglia di riscattarsi e cambiare vita, ritrovando
quella felicità tanto cercata ma mai trovata. A fare da filo
conduttore alla storia c'è Costantino (Andrea Roncato), padre di
Stefano (ma anche un po' di Tancredi) che farà loro da
"mentore". Il Golf Nazionale di Sutri, la casa del golf
italiano, e il Golf Club Terre dei Consoli, sempre in provincia
di Viterbo, hanno fatto da teatro a un lungometraggio
interpretato inoltre da Miguel Gobbo Diaz, Simone Sabani,
Viktorie Ignoto, con le partecipazioni di Antonello Fasari e,
appunto, Andrea Roncato.
"Grazie a 'Il Tempo è ancora nostro', il golf italiano, per la
prima volta, arriva al cinema e alla Biennale di Venezia, evento
straordinario che incontra e ispira artisti, critici d'arte e
appassionati da tutto il mondo, distinguendosi come una delle
più prestigiose esposizioni artistiche globali", la
soddisfazione di Franco Chimenti, numero 1 della Federgolf, che
ha poi aggiunto: "Sarà una grande opportunità per entrare
nuovamente nelle case degli italiani, dimostrando la bellezza e
l'inclusività del golf e dello sport, strumento importante di
coesione sociale. Nell'ambito di una disciplina che abbatte le
differenze e permette di gareggiare alla pari con tutti. I miei
complimenti al regista Merli, ad Ascanio Pacelli e a tutti i
protagonisti di questo bellissimo film. E' un orgoglio, per la
Federazione Italiana Golf, che ho l'onore di presiedere, poter
patrocinare un film che porterà ulteriori benefici alla crescita
del golf".
"Il film rappresenta un assist formidabile per incuriosire e
avvicinare un mondo nuovo a questo sport, per farsi capire nelle
sue tante sfumature scegliendo un linguaggio meno tradizionale e
forte soprattutto della sua capacità di emozionare. Spero che
questo lavoro aiuti a far capire quanto questo sport sia
accessibile a tutti. Qui poi ha il potere di unire amicizia e
contesti sociali diversi, di unire un padre e una figlia, di
salvare le persone come lo sport sa fare", le dichiarazioni di
Ascanio Pacelli. (ANSA).