(di Federico Colosimo)
(ANSA) - ROMA, 16 MAR - La prima notizia: "Per Tiger Woods la
Ryder Cup è estremamente importante. Non so ancora quale sarà il
suo coinvolgimento per la sfida di Roma, ma farà sicuramente
parte della nostra squadra. Da lontano o sul posto, le sue
intuizioni, la sua esperienza, saggezza, rappresentano un valore
inestimabile". La seconda novità. "Tutta la squadra americana
prima della Ryder sarà al Marco Simone Golf Club per un common
training". Zach Johnson, capitano del team Usa alla Ryder Cup di
Roma, in un'intervista all'ANSA svela obiettivi e aneddoti verso
la sfida al team Europe in programma dal prossimo 29 settembre
all'1 ottobre.
Gli Stati Uniti, nonostante abbiano ridimensionato il Vecchio
Continente nel 2021 in Wisconsin, non vincono Oltreoceano dal
1993, anno del debutto in Ryder Cup dell'azzurro Costantino
Rocca. "Non sarà facile - ammette Johnson - ma il fatto di
essere rimasti a bocca asciutta sul suolo europeo per tutto
questo tempo rappresenta sicuramente una motivazione e
un'opportunità importante. La mia compagine vanterà un mix di
talento ed esperienza, fattore quest'ultimo mai negativo ma non
certo il più importante. Voglio costruire un ottimo gruppo,
oltre il campo".
Vicecapitano o mentore, non è ancora chiaro che ruolo svolgerà.
Ma gli Usa non sembrano voler prescindere da Woods. "Lui adora
la Ryder e poter contare su Tiger in qualsiasi cosa riguardi il
golf è sempre fantastico".
Dopo i play-off del PGA Tour e, quindi, nei primi giorni di
settembre, gli Stati Uniti voleranno a Roma "per una serie di
motivi: tutti vogliono conoscere da vicino il campo da golf e
l'obiettivo è anche quello di divertirsi e far amalgamare sempre
di più il gruppo. Un grazie alla PGA of America per aver
organizzato questa esperienza che sarà molto preziosa su un
campo di altissimo livello, estremamente collinoso, fantastico
anche per i tanti tifosi che assisteranno alla gara".
Trentesimo capitano degli Stati Uniti dal 1927 (anno della prima
edizione), la storia di Zachary Harris "Zach" Johnson in Ryder
Cup è iniziata nel 2006. Cinque le sue apparizioni (quattro
sconfitte e una vittoria nel 2016 il bilancio) da giocatore, due
le esperienze da vicecapitano, nel 2018 a Parigi e nel 2021 in
Wisconsin. Campione Major, il 47enne di Iowa City, cresciuto a
Cedar Rapids, ha all'attivo 12 successi sul PGA Tour, tra cui il
The Masters 2007 e il The Open 2015. Ed è il sesto giocatore -
dopo Sam Snead, Jack Nicklaus, Nick Faldo, Seve Ballesteros e
Tiger Woods - ad aver vinto un Major sia ad Augusta (Stati
Uniti) che a St.Andrews (Scozia). Ora, si prepara a guidare gli
Usa a Roma dove sono attesi circa 300.000 spettatori nella
settimana dell'evento. "I tifosi sono parte integrante della
Ryder Cup e, grazie al loro sostegno, rendono questo
appuntamento memorabile. La spinta dei supporters italiani ed
europei sarà importante così come quella dei fan americani".
Poi sull'opportunità, per l'Italia, di ospitare la Ryder.
"L'impegno per la Federgolf, l'Italia e il Marco Simone è
enorme, ma questo evento rappresenta un volano straordinario. I
cinque giorni che ho trascorso a Roma lo scorso autunno, durante
le celebrazioni 'Year to Go', sono stati incredibili per la
promozione del golf e per mettere in mostra un Paese bellissimo
come l'Italia. E alla fine di settembre sono certo che la Ryder
rappresenterà un vero spot per l'Italia".
Il countdown segna -197 giorni al terzo evento sportivo più
importante dopo i mondiali di calcio e le Olimpiadi. L'Europa di
Luke Donald, unita sotto un'unica bandiera, affronterà gli Stati
Uniti. Un avvenimento non solo sportivo, che oggi ha un
significato profondo pure per la situazione geopolitica. "Lo
sport unisce e il golf non fa eccezione. Rispetto
dell'avversario, integrità, carattere, sono solo alcune delle
caratteristiche intrinseche della Ryder. Entrambe le compagini
gareggeranno per onorare il proprio Paese e le loro squadre.
Tutti questi - conclude Johnson - sono elementi che possono
certamente portare speranza". (ANSA).