Per la prima volta nella storia della Ryder Cup due fratelli, peraltro italiani, ricopriranno il ruolo di vicecapitani del team Europe. Dopo Edoardo, anche Francesco Molinari farà parte dello staff dell’inglese Luke Donald nella sfida agli Usa in programma a Roma, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, dal prossimo 29 settembre all’1 ottobre. “Sono molto orgoglioso. Ho iniziato il 2023 con la speranza di partecipare a questa Ryder Cup da giocatore ma ricoprire il ruolo di vicecapitano rappresenta un grande onore”, la soddisfazione di Molinari che, dopo aver giocato e vinto tre Ryder Cup (nel 2010, 2012 e 2018, quando conquistò tutti i 5 incontri disputati, record europeo), ricoprirà un ruolo inedito.
Niente azzurri in campo, dunque, ma due vicecapitani. “Un unicum, che rende ancora più prestigiosa questa Ryder Cup che, sono sicuro, sarà indimenticabile. Francesco Molinari ha scritto pagine storiche di questa competizione e sono certo che avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto anche sul green. Porterà calma, esperienza ed estro. Insieme al fratello Edoardo e a tutto lo staff di Donald, sarà un punto di riferimento non solo per i più giovani ma anche per i più esperti. Non poteva esserci una Ryder Cup, quella di Roma, senza Francesco Molinari”, le parole del n.1 della Federgolf, Franco Chimenti.
Nel 2010, 47 anni dopo Bernard e Geoff Hunt (nel 1963 fecero parte del team della Gran Bretagna, solo dal 1979 è Europa-Usa), i Molinari al Celtic Manor Resort di Newport, in Galles, si affermarono come i primi fratelli a raggiungere la vittoria in Ryder Cup dieci mesi dopo aver regalato all’Italia (nel novembre 2009) la prima coppa del mondo nella storia del golf tricolore grazie al trionfo arrivato in Cina. Dalle gare di circolo passando per i campionati italiani, fino ad arrivare alla World Cup e alla Ryder Cup, prima da giocatori, ora da vicecapitani. Dodo e Chicco hanno cominciato a giocare in coppia all’età di 7 anni a Torino. E ora, insieme, saranno tra i protagonisti della 44/a edizione della Ryder Cup. “Ho scelto Francesco per la sua esperienza, ma anche perché è un campione Major. Inoltre, è italiano e vanta una straordinaria carriera. Lo volevo con me a tutti i costi”, ha spiegato il capitano del Vecchio Continente, Luke Donald. “Con Francesco ed Edoardo Molinari, quella che ci apprestiamo a vivere sarà una Ryder Cup sempre più made in Italy. Siamo contenti anche per il pubblico che, a Roma, potrà vedere all’opera questi due fratelli, icone del golf italiano, in un ruolo inedito che ricopriranno al meglio”, le dichiarazioni del hm del progetto Ryder, Gian Paolo Montali.
Chicco Molinari, 40enne torinese laureato in Economia Aziendale, nel 2018, il suo anno d’oro, si è distinto anche come primo italiano a conquistare un Major, quello più antico, il The Open. Nel 2019, negli Stati Uniti e all’Arnold Palmer Invitational, sul PGA Tour, la sua ultima vittoria. Poi, nell’aprile dello stesso anno, l’impresa solo sfiorata al The Masters. Dal sogno alle difficoltà. Perché quella ‘Green Jacket’ indossata poi da Tiger Woods è ancora oggi il grande rimpianto del piemontese, a secco di successi da oltre quattro anni. Ora, per lui, un incarico diverso ma certamente importante.
Comincia dunque a delinearsi il team Europe per la Ryder Cup di Roma dove sono attesi circa 300.000 spettatori da tutto il mondo. E se Donald ha chiuso il cerchio per quel che riguarda i vicecapitani, le qualificazioni europee si concluderanno il 3 settembre al termine dell’Omega European Masters. Poi, il giorno dopo, l’inglese scioglierà le riserve e assegnerà le sei wild card a sua disposizione. Ad oggi, insieme al nordirlandese Rory McIlroy e allo spagnolo Jon Rahm, rispettivamente numero 2 e 3 al mondo, anche il norvegese Viktor Hovland, quinto nel world ranking, ha staccato il pass per l’attesa Ryder Cup 2023 che, per la prima volta nella sua storia, si giocherà appunto in Italia tra 44 giorni.