(ANSA) - ROMA, 30 NOV - Nei primi sei mesi del 2022 "il
mercato digitale ha fatto registrare un valore di 37,163
miliardi, con una crescita del 3% rispetto ai primi sei mesi del
2021" ma "le dinamiche economiche generali della seconda metà
del 2022, influenzate da una flessione dei consumi delle
famiglie e da un rallentamento del Pil, porteranno il mercato
digitale a crescere a fine anno del 2,1%, per un valore
complessivo di 76,836 miliardi". E' il quadro del settore
dell'Ict che emerge dal secondo volume del rapporto di
Anitec-Assinform 'Il digitale in Italia 2022', una analisi in
collaborazione con NetConsulting cube.
Nei primi sei mesi dell'anno "ad avere la crescita
percentuale più sostenuta sono stati i settori dei servizi Ict
(+7,2%), spinti soprattutto dal mercato cloud (+25,5%), e dei
contenuti e pubblicità digitale (+7,1%). Per quanto riguarda
invece le previsioni per i prossimi anni "nel 2023 si stima un
aumento del mercato digitale italiano migliorativo rispetto al
2022, con una crescita pari al 3% e un ammontare complessivo di
79,138 miliardi. Per i successivi anni si ipotizza invece un
aumento più sostenuto: +4,8% nel 2024 e +5,3% nel 2025, con un
mercato che nel 2025 potrebbe superare gli 87 miliardi di euro".
Nel 2022 lo scenario delineato da Anitec-Assinform,
l'associazione di Confindustria che raggruppa le principali
aziende dell'Ict, presieduta da Marco Gay, prevede, "a fronte di
un mercato digitale di 76,1 miliardi di euro, un impatto del
Pnrr pari a 741 milioni aggiuntivi per un totale complessivo di
oltre 76,8 miliardi di euro". Per gli anni successivi, la
'spinta' al settore legata al Pnrr è stimata in 2 miliardi
aggiuntivi nel 2023, 3 miliardi nel 2024, 3,4 miliardi nel 2025.
"Industria, P.a., sanità e telecomunicazioni saranno i settori
che beneficeranno in modo diretto degli investimenti previsti
dal Pnrr". (ANSA).
Telecomunicazioni, calano ricavi ma boom investimenti
Rapporto Asstel. Guindani, Recovery fund strumento per soluzioni