Porti green, Trieste studia strategie con Slovenia e Croazia
L'obiettivo è il digitale e il carbon free. Siglato accordo
22 giugno, 19:14 Fare il punto sullo stato dell'arte dei processi di sostenibilità ambientale e adozione di soluzioni digitali tra i porti di Italia, Slovenia e Croazia, analizzandone sfide e possibili strategie congiunte. Questo il focus di un convegno svoltosi oggi a Trieste e organizzato dall'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale con Regione Fvg.
Negli ultimi anni i porti che si affacciano sulla sponda adriatica dei tre Paesi hanno collaborato per migliorare prestazioni ambientali ed efficienza attraverso soluzioni telematiche, sia in seno al Napa sia nell'ambito di progetti co-finanziati da fondi europei. Su 11 progetti in corso a cui partecipa il porto di Trieste con un budget di circa 43,5 milioni, 5 riguardano la decarbonizzazione, 3 la digitalizzazione e 3 la costruzione di nuove infrastrutture. Le conoscenze sviluppate sono state condivise con più di trenta realtà di 11 Paesi Ue.
Oggi sono stati illustrati i risultati di queste iniziative ed è stato firmato un protocollo tra gli scali di Italia, Slovenia e Croazia per la creazione di un sistema di cooperazione transfrontaliera nell'ambito della decarbonizzazione. "Oggi si ribadisce la centralità del corridoio Adriatico-Baltico. Va rilevato anche il ruolo cruciale che sta giocando il mare Adriatico sia dal punto di vista trasportistico e logistico sia geopolitico. I porti d'Italia, Slovenia e Croazia stanno dimostrando di saper fare sistema scommettendo sul tema della ricerca a livello transnazionale", ha sottolineato il presidente dell'Authority, Zeno D'Agostino.
Al meeting ha partecipato anche Anne Jensen, coordinatrice europea del Corridoio Adriatico-Baltico, che ha visitato il porto di Trieste. (ANSA).