Sindacati pescatori contro limiti Ue per pesca a strascico
Presidio domani a Genova. 'Aumenterebbero importazioni'
22 giugno, 19:28 "No a un piano d'azione sulla pesca che si basa su dati scientifici non aggiornati e accurati e ci porterà alla totale dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento di prodotti ittici. No a un piano d'azione che prevede una forte limitazione della pesca a strascico in tutta Europa entro il 2030, che propone la creazione di ulteriori aree marine protette e non considera l'impatto sociale ed economico su imprese, lavoratori, territori". Lo dicono i sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca di Genova e della Liguria, insieme alle marinerie italiane, che si mobilitano contro il Piano d'azione Ue con un presidio domani alle 10,00 a Genova, a Calata Vignoso. Le iniziative saranno promosse su tutto il territorio italiano da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca e dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori Agci Agrital. Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca.
In Italia, spiegano i sindacati, la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta totale peschereccia con 2088 unità, circa 7000 lavoratori, il 30% degli sbarchi ed il 50% dei ricavi. Un settore che in Europa rappresenta il 25% degli sbarchi totali di prodotti ittici ed il 38% dei ricavi, con oltre 7.000 imbarcazioni.
"Lo smantellamento della pesca a strascico causerebbe un aumento delle importazioni da Paesi in cui la pesca non rispetta la nostra legislazione in materia di ambiente, sicurezza e lavoro - spiegano i segretari generali del territorio di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca, Donatella Lamanna, Laura Tosetti, Valeria Rabaglia -. L'obiettivo è la salvaguardia di un settore che garantisce sicurezza alimentare e un approvvigionamento equo, salutare e sostenibile di prodotti ittici freschi e con alti standard di qualità, che rispettano le regole di tracciabilità e certificazione europea". (ANSA).