(ANSA) - PERUGIA, 20 MAG - È stato definitivamente
aggiudicato dalla Regione l'appalto integrato per il recupero
strutturale e l'adeguamento sismico dell'ex mattatoio in via
Interna delle Mura a Spoleto, che verrà adibito a deposito
temporaneo dei beni culturali mobili in emergenza per la loro
messa in sicurezza e successivo restauro, con un finanziamento
di 5,5 milioni di euro a valere sul fondo nazionale
complementare al Pnrr.
A renderlo noto è l'assessore alle Opere pubbliche Enrico
Melasecche, che ringrazia "gli uffici regionali per il lavoro
svolto, insieme al Comune di Spoleto proprietario dell'immobile
e alla soprintendenza archeologia, belle arti e Paesaggio
dell'Umbria, grazie al quale sono stati rispettati tutti i
traguardi del cronoprogramma stabilito per l'accesso ai
finanziamenti".
Martedì scorso - riferisce Palazzo Donini - si è provveduto
alla formale consegna delle aree e del servizio di progettazione
al raggruppamento temporaneo d'impresa aggiudicatario, composto
dalle imprese umbre Flamini, Veneri e Bitec e da tre progettisti
umbri, l'architetto Bruno Gori, l'ingegner Valter Catasti e il
geologo Luca Latella. Secondo il programma, il progetto
definitivo sarà pronto entro la prima metà di luglio. Nel
frattempo, già dalla prossima settimana cominceranno, con il
coordinamento del servizio regionale opere e lavori pubblici, le
operazioni di ripulitura dell'immobile, un edificio ottocentesco
inutilizzato e in abbandono da decenni, e l'allestimento dei
ponteggi così che, appena completati gli ultimi passaggi in sede
di Conferenza dei Servizi, saranno avviati i lavori di
ristrutturazione, con l'obiettivo di raggiungere anche il
traguardo del 25% della spesa entro la fine dell'anno.
"Il recupero dell'ex mattatoio - sottolinea Melasecche -,
oltre a rappresentare un intervento importante per la
rigenerazione urbana e la rivitalizzazione di un'area a ridosso
delle mura della città, restituisce a Spoleto un bene culturale
e ne attesta ulteriormente il ruolo quale riferimento della
custodia, recupero e valorizzazione dei beni culturali e
artistici. Il nuovo deposito rappresenta, infatti, una
continuazione e un rafforzamento della straordinaria esperienza,
unica nel panorama nazionale ed europeo, che la Regione ha
realizzato a Santo Chiodo con il deposito per la messa in
sicurezza e il restauro di opere d'arte provenienti da luoghi
colpiti dal terremoto o altre catastrofi naturali, per il cui
ampliamento è già stato ottenuto un finanziamento di oltre 6
milioni di euro. Nell'ex mattatoio, caratterizzato da due
torrette, troveranno spazio laboratori per la diagnostica e il
restauro e depositi per la conservazione di beni culturali
tessili e metallici. Come per il deposito dei beni culturali di
Santo Chiodo, sarà gestito in base alla convenzione fra Regione,
Comune di Spoleto e soprintendenza. Il recupero strutturale e di
adeguamento sismico dell'ex mattatoio è stato presentato anche
in Montenegro quale esempio fra i progetti europei di buone
pratiche per lo sviluppo sostenibile. Il progetto risponde
infatti al principio Do no significant harm che prevede che non
si arrechino danni significativi all'ambiente, principio
fondamentale per l'accesso ai finanziamenti. Ogni passaggio del
progetto, fino alla sua realizzazione, sarà contrassegnato da
una specifica dichiarazione Dnsh: non solo non si arrecherà
alcun danno all'ambiente, ma si contribuirà anzi a una
riqualificazione urbana e a scrivere una nuova pagina per la
valorizzazione dei beni culturali, la crescita e la promozione
della città e dell'Umbria". (ANSA).