(ANSA) - PERUGIA, 29 MAG - Le strutture complesse di
ematologia e neurologia dell'Azienda ospedaliera di Perugia si
sono aggiudicati un finanziamento messo a disposizione dal
ministero della Salute nell'ambito del Pnrr, tramite due bandi
per la lotta ai linfomi e alla malattia di Parkinson. Il
progetto coordinato da Enrico Tiacci, medico della struttura
complessa di ematologia e trapianto e professore del
dipartimento di Medicina e chirurgia dell'Università di Perugia
è incentrato sullo sviluppo di cellule immunitarie T
ingegnerizzate contro i linfomi e il mieloma, tra i più
frequenti tumori del sangue.
"Le cellule Car T prodotte dalle industrie farmaceutiche -
commenta Tiacci in una nota del Santa Maria della Misericordia -
sono dirette contro alcuni bersagli esposti sulla superficie
delle cellule linfomatose e mielomatose, che vengono quindi
attaccate ed uccise. Questa immunoterapia ha rivoluzionato il
trattamento dei linfomi e del mieloma resistenti alle terapie
convenzionali".
Definito "fondamentale", ai fini della realizzazione del
progetto, il gruppo di ricerca coordinato dal dottor Vincenzo
Perriello. "Si prefigge di sviluppare in laboratorio - spiega -
cellule CarT di nuova generazione". Verranno prodotte, su scala
più grande e rispettando tutti i requisiti per l'infusione nei
pazienti, nella cell factory (fabbrica cellulare) del professor
Mauro Di Ianni che partecipa al progetto con la sua unità di
ricerca presso l'ospedale di Pescara e l'Università di Chieti.
Finanziato con un milione di euro anche il progetto per la
ricerca e lo sviluppo di nuovi marcatori diagnostici e
prognostici della malattia di Parkinson coordinato dalla
professoressa Lucilla Parnetti, direttrice della clinica
neurologica e della scuola di specializzazione in neurologia
dell'Università degli Studi di Perugia. "In questo periodo
storico - commenta - stiamo vivendo un rapido passaggio da una
descrizione sindromica, solo basata sui segni clinici, ad una
definizione biologica delle malattie neurodegenerative, tra cui
la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson. La sola
valutazione clinica, infatti, non permette di fare una diagnosi
precoce e specifica. I recenti sviluppi tecnologici ci
permettono già di misurare tali biomarcatori, che riflettono i
meccanismi biologici della malattia, in liquidi biologici e
tessuti periferici facilmente accessibili. Questo avanzamento
scientifico vede nella malattia di Parkinson un obiettivo
prioritario, in quanto questa malattia è abbastanza frequente e
la diagnosi è tardiva perché basata principalmente sulla
sintomatologia clinica. Il nostro progetto intende contribuire a
colmare questa carenza".
"Grazie all'importanza di questi fondi stanziati dal ministero
della Salute nell'ambito del Pnrr missione 6, Innovazione e
Ricerca, i nostri medici specialisti che si occupano anche di
ricerca potranno affilare nuove armi nella lotta ai linfomi e
alla malattia di Parkinson e dare risposte sempre più mirate ai
pazienti", ha sottolineato il direttore generale dell'Azienda
ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis.
La presidente della Regione, Donatella Tesei, ha espresso
soddisfazione per l'ottenimento dei finanziamenti. "La ricerca
che si fa nelle nostre strutture sanitarie regionali e
nell'Università di Perugia - ha affermato - è sempre alto
livello e l'aggiudicazione dei due finanziamenti ne sono
ulteriore conferma. A nome mio, dell'amministrazione regionale e
degli umbri mi complimento e soprattutto ringrazio tutti coloro
che a vario titolo si sono adoperati e continueranno a farlo per
portare a compimento i due progetti e per il loro prezioso
lavoro favore della comunità. Il Pnrr rappresenta una grande
opportunità che come Umbria stiamo cercando di cogliere al
meglio in tutti i settori così da poter disegnare una regione
dove la qualità della vita sia sempre più alta". (ANSA).