(ANSA) - ROMA, 16 GIU - Nell'ambito del Pnrr, che mette in
campo risorse che puntano sull'innovazione e la
digitalizzazione, si sta lavorando per la totale implementazione
del fascicolo sanitario elettronico, dapprima in ambito
nazionale, poi con successiva possibile interoperabilità nel
territorio dell'Unione Europea. Lo dice il ministro della Salute
Orazio Schillaci, in un intervento-video inviato in occasione
dell'incontro "La tutela della salute a livello europeo: una
scommessa per il futuro", che si svolge presso Esperienza Europa
"David Sassoli" a Roma, organizzato dall'ufficio in Italia del
Parlamento europeo ed a cui è intervenuto il responsabile
dell'ufficio Carlo Corazza.
"La pandemia - spiega il ministro - ha dimostrato il valore
dell'universalità dei servizi sanitari, anche nel contesto
europeo, e come la salute pubblica debba essere considerata un
investimento fondamentale per il benessere delle persone. E ha
insegnato che la salute ha una dimensione globale. Con questa
consapevolezza l'Italia è impegnata con gli altri Stati
dell'Unione Europea a rafforzare i sistemi sanitari e a lavorare
per garantire un'assistenza sanitaria equa ed accessibile a
tutti. Nonostante le difficoltà economiche e la crisi
energetica, il governo italiano ha aumentato le risorse
destinate alla sanità nel triennio 2023-2026 e grazie ai fondi
del Pnrr siamo impegnati a rendere il servizio sanitario
nazionale più resiliente e pronto ad affrontare le future
sfide". "Il piano - prosegue Schillaci - investe in maniera
significativa sull'innovazione e la digitalizzazione. La sanità
digitale può assicurare una svolta innovativa per l'intero
sistema salute, favorendo un'assistenza personalizzata e
centrata sulla persona e azioni di promozione, prevenzione e
programmazione sanitaria in linea con i bisogni di salute della
popolazione. In particolare stiamo lavorando per arrivare nei
prossimi mesi alla totale implementazione del fascicolo
sanitario elettronico, dapprima in ambito nazionale, poi con
successiva interoperabilità speriamo nel territorio dell'Unione
Europea. La sfida da vincere è quella di creare un ambiente in
cui i dati sanitari possano essere condivisi e utilizzati in
modo sicuro nella tutela della riservatezza dei dati stessi di
ogni cittadino". (ANSA).