Toro e Parma si dividono un punto a testa: al Grande Torino finisce 0-0. La squadra di Vanoli resta a metà classifica, ma il margine sulla zona rossa si è ridotto, con il Lecce terzultimo che è a quattro lunghezze. I ducali invece ringraziano il portiere Suzuki, il migliore in campo, che abbassa la saracinesca, e hanno qualche rimpianto per un palo colpito da Mihaila.
Vanoli riparte dal secondo tempo di Udine, così rilancia Lazaro e Ilic dal primo minuto nella mediana completata da Ricci, Vlasic e Sosa e davanti conferma il tandem Adams-Karamoh. Pecchia ha tante assenze, pure Man ha alzato bandiera bianca: le scelte sono obbligate, anche se il tecnico si tiene Bonny in panchina e lancia Mihaila come riferimento avanzato. Si gioca nel ricordo di Aldo Agroppi, storica bandiera granata, omaggiato con un video delle sue imprese in granata la musica di Elvis Presley in sottofondo e due striscioni in curva Maratona, "Ciao Aldo, esempio del tremendismo granata" e "Grazie Aldo, lo scudetto del '76 porta anche il tuo nome". La contestazione alla società, però, non si ferma: al patron Cairo si chiede sempre di passare il testimone, anche il dt Vagnati, fresco di rinnovo fino al 2027, viene accolto dagli insulti. La sfida è subito ad alti ritmi, al 9' Suzuki si supera sul colpo di testa ravvicinato di Adams mentre sul ribaltamento di fronte la rete di Mihaila è annullata per fuorigioco di Cancellieri.
I granata continuano ad attaccare, Karamoh invece di calciare cerca un compagno che viene anticipato, poi è ancora il portiere giapponese a superarsi su Adams. Pecchia capisce che il suo Parma sta patendo e abbassa Sohm al fianco di Hernani in una mediana a due, i gialloblù si sistemano meglio in campo e con un paio di ripartenze provano a spaventare i granata dalla mezz'ora in avanti, ma il primo tempo si chiude sullo 0-0. Ricci resta negli spogliatoi per un fastidio muscolare e viene sostituito da Linetty, dopo una decina di minuti Pecchia risponde con Bonny al posto di Hainaut. La gara prosegue senza emozioni e con tanti errori, così al 65' i due allenatori fanno una doppia rivoluzione: nel Toro entrano Pedersen, Tameze e Njie, tra i gialloblù fanno il loro ingresso Haj, Benedyczak e Keita. E nella seconda parte dei ripresa sono proprio i ducali a costruire le occasioni migliori, con Bonny che impegna Milinkovic-Savic e Mihaila che colpisce il palo esterno. Nel finale torna a farsi vedere il Toro: è Linetty il più pericoloso e all'ultimo tiro trova l'impercettibile deviazione di Suzuki. I granata si proiettano verso il derby contro la Juve con un solo gol segnato nelle ultime cinque in casa e con le condizioni di Ricci da valutare, il Parma torna a far punti in trasferta dopo due sconfitte e alla prossima andrà a Marassi contro il Genoa.
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