L'adesione allo sciopero dei
magistrati del Tribunale di Milano "è di circa il 90 per cento":
lo ha annunciato, in attesa dei dati esatti, il presidente del
Tribunale milanese Fabio Roia all'inizio del suo intervento
all'assemblea pubblica nell'aula magna, piena in ogni posto, del
Palazzo di Giustizia. "Ho paura quando non si rispettano le
sentenze e quando si vogliono le sentenze piegate alle
aspettative politiche. Il tema della riforma è la non
accettazione delle decisioni - ha spiegato - e penso che anche
se le affidassimo all'intelligenza artificiale o ad un algoritmo
non si risolverebbe il problema e si potrebbe dire che
l'algoritmo è eversivo. Siamo qui per tentare di dare uno
scossone - ha aggiunto Roia -. A tutti i magistrati farei fare i
primi quattro anni in un organo collegiale" di giudici.
"Questo sciopero è un atto di responsabilità civile", ha
sottolineato la presidente della sezione milanese dell'Anm
Manuela Andretta. "Il silenzio sarebbe complicità, il nostro
sciopero - ha osservato - non è uno scontro ideologico, è un
appello rivolto a tutti: riformare sì, ma riformare bene, su
risorse e investimenti, per un sistema che risponda alle
esigenze della nostra società e che non perda di vista i
principi costituzionali che ci guidano".
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