LA PRIMA DEI MINI NELL'ANNO DELLA TRANSAT - Il navigatore Alessandro Torresani (iscritto alla Mini Transat 2023) racconta le 180 miglia intorno alle isole toscane in circa 30 ore. I programmi verso la Mini Transat per il primo velista oceanico del Circolo della Vela Sicilia. Il presidente del CVS Agostino Randazzo: “Alessandro e un percorso da seguire con passione”
LA PRIMA DEI MINI NELL'ANNO DELLA TRANSAT - Il navigatore Alessandro Torresani (iscritto alla Mini Transat 2023) racconta le 180 miglia intorno alle isole toscane in circa 30 ore. I programmi verso la Mini Transat per il primo velista oceanico del Circolo della Vela Sicilia. Il presidente del CVS Agostino Randazzo: “Alessandro e un percorso da seguire con passione”
Buona la prima per il velista e navigatore Alessandro Torresani, romano, 30 anni, che a bordo del Pogo 3 Porto Rosso Softway ITA 1012 in coppia con Francesco Fabiani ha vinto a Punta Ala la regata d’altura Arcipelago 6.50, che apre la stagione più importante per la Classe Mini, velieri di appena 6 metri e mezzo concepiti per una delle più famose regate oceaniche, la Mini Transat.
Alessandro Torresani ha replicato il successo dello scorso anno in questa regata: dodici mesi dopo, con tanta esperienza in più, uno sponsor importante e il supporto del Circolo della Vela Sicilia, con questa beneaugurante vittoria inizia la fase di avvicinamento alla Mini Transat 2023 che partirà da Les Sables d’Olonne in Francia a settembre. Una classe e una regata che hanno dimostrato di essere la fucina di futuri navigatori oceanici italiani, come dimostrano le storie di Giancarlo Pedote, Ambrogio Beccaria, Alberto Bona, Andrea Fornaro e altri ancora.
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L’Arcipelago 6.50 è la prima prova del Campionato Italiano Classe Mini, organizzata dallo Yacht Club Punta Ala, ha visto al via 19 barche con equipaggi in doppio che hanno completato un percorso di 180 miglia tra i più belli perché fa il giro delle isole toscane al centro del Tirreno. Da Punta Ala si passa per lo scoglio dello Sparviero, per poi seguire il vento in uno slalom tra le isole di Giannutri, Giglio, Pianosa, l’Elba da passare due volte prima e dopo la Capraia, fino al ritorno ancora a Punta Ala.
Condizioni meteo interessanti e variabili, il vento non è mancato mai ruotando dai quadranti settentrionali della prima parte di gara, a quelli meridionali nella seconda. Regata senza soste, con i passaggi chiave determinanti per le scelte di rotta.
Questo il racconto della regata fatto dal vincitore.
“L’Arcipelago 6.50 è sempre una regata molto sentita, anche perché è l’apertura della stagione. Un percorso vario e interessante, che necessita di pensieri e strategia per essere affrontato sfruttando tutti i suoi punti chiave a proprio vantaggio.
“L’edizione 2023 si è aperta con un ritardo nell’arrivo della brezza marina e una conseguente partenza posticipata di un’ora e mezza. Dopo una partenza di bolina abbiamo issato lo spi per superare lo Sparviero più orzati e poggiare quindi verso il Giglio.
“Abbiamo girato Giannutri primi nella categoria Serie e secondi in assoluto. Ammainato lo spi, ci siamo messi di bolina mura a dritta per la risalita. Nella notte ci si aspettavamo una rotazione da Est a Sud-Est che è arrivata all’altezza del Giglio e ci ha permesso di aprire il code0 e di correre nel canale tra Pianosa e l’Elba.
“Qui è subentrata la prima grande scelta tattica di questo Arcipelago 6.50: quella di rimanere al largo dell’Elba per evitare il cono sventato creato dal monte dell’isola; scelta che ha pagato perché, dopo aver corso tutta la notte a velocità fino a 13 nodi, siamo riusciti ad essere primi assoluti.
“La mattina seguente il vento ha ruotato verso Nord e abbiamo approcciato Capraia con poca aria di bolina. Uscendo dal giro di Capraia la situazione non è migliorata e si è unita anche onda da sud. Qui c’è stata la seconda scelta tattica: quella di mantenerci al centro del campo di regata aspettando la rotazione da Est a Sud. Questa scelta ci ha permesso di uscire per primi all’arrivo della rotazione, dove cominciava il bordo di avvicinamento alla linea di arrivo.
“Rimanendo mura a dritta e seguendo la rotazione del vento siamo riusciti a fare rotta diretta verso virando solo una volta fino alla fine della regata. Finiamo così confermando il titolo dell’anno scorso, primi della categoria Serie, soddisfatti della competizione e della consapevolezza con la quale abbiamo affrontato questa prima regata della stagione 2023!”
La linea d’arrivo è stata tagliata da 18 barche, con un solo ritirato. Nell’ordine sul traguardo il Proto Arkè ITA 342 con Capozzi e Di Monaco, davanti a Otaquè ITA 414 con Carboni e Ledda, quindi il primo Serie Porco Rosso Softway ITA 1012 con Torresani e Fabiani, seguito da altri due Proto, Humans by Nature FRA 866 con Bacau e Catalano, il WIP Speedy Banzai ITA 1086 con Cecilia Zorzi e Giulia Fava, protagoniste di una grande regata. Secondo e terzo posto nella categoria Serie rispettivamente a Morgane ITA 1078 con Francesco Renella in coppia con A. Perrone, e Gin Tonic ITA 520 con Francesco Farci e Paolo Mureddu.
Il Presidente del Circolo della Vela Sicilia, Agostino Randazzo, ha voluto commentare il risultato di Torresani: “Da quando Alessandro corre con i colori del club, tutti noi seguiamo le sue imprese d’altomare e oceaniche. Il suo è un percorso da seguire con passione. Questa prima regata dell’anno ha confermato che barca e marinaio sono in ottima forma, in grado di regatare al meglio e regalare soddisfazioni al numero crescente di tifosi, non solo a Palermo! Siamo tutti a bordo con Alessandro!”
Prossimo appuntamento per Alessandro Torresani con Porto Rosso Softway ITA 1012 sarà il 12 aprile alla partenza del Grand Prix d’Italie organizzato dallo Yacht Club Italiano a Genova, altre 540 miglia in doppio.
LA BARCA - Porco Rosso Softway ITA 1012 è un Pogo 3, tra i migliori Mini650 di Serie, condivisa con il co-armatore Francesco Fabiani, con il quale Alessandro corre le regate in doppio. Progetto dello specialista Guillame Verdier, ha creato un nuovo standard e ha vinto nella classifica di Serie le ultime due edizioni della Mini Transat. Lunga 6,50 metri, larga 3 mt, chiglia di 1,60 mt., pesa 920 kg e ha una superficie velica di 41 metri quadrati, che diventano 119 metri quadrati quando si issa il gennaker nelle andature portanti.
OGNI 10 MIGLIA DI ALESSANDRO, ZEROCO2 PIANTA 1 ALBERO - Oltre al supporto del Circolo della Vela Sicilia, al progetto oceanico di Torresani partecipa anche ZeroCO2, giovane società che si occupa di ambiente e in particolare di riforestazione come azione diretta per contrastare la crisi climatica. L’impegno di ZeroCO2 connesso con le imprese veliche di Alessandro prevede che sarà piantato un albero ogni 10 miglia di navigazione: in base al programma significa 1000 alberi piantati in due anni, pari a 2000 metri quadrati di verde e con un risparmio di 250.000 kg di emissioni di CO2.
CHI E’ ALESSANDRO TORRESANI - Nato a Roma nel Gennaio del 92, conosce bene l’impegno e la dedizione che richiede la sua grande passione sportiva, la vela. Spinto da una forte ambizione e allo scopo di intraprendere una nuova avventura arriva giovanissimo in Bretagna e inizia a frequentare l’ambiente della Mini 6.50. Studia a Southampton e consegue nel Maggio 2016 la laurea in Ingegneria Navale. Amante del mare e delle sfide più estreme, instancabile sognatore si prepara con grinta e tenacia ad impiegare le sue competenze e dare vita ad il suo entusiasmante progetto in vista della prossima regata oceanica Mini Transat nel 2023.