GUARDA I RENDERING - Wally presenta i suoi nuovi super yacht a vela della gamma wallywind, ai quali non manca nulla: costruzione in fibra di carbonio pre-preg; lifting keel e doppio timone; tuga affilata e vetratissima per un’enorme area living. E sul 150 c'è anche il pozzetto privato per l'armatore a poppa
GUARDA I RENDERING - Wally presenta i suoi nuovi super yacht a vela della gamma wallywind, ai quali non manca nulla: costruzione in fibra di carbonio pre-preg; lifting keel e doppio timone; tuga affilata e vetratissima per un’enorme area living. E sul 150 c'è anche il pozzetto privato per l'armatore a poppa
Paolo Bassani è stato visto passeggiare al salone nei giorni scorsi, sapeva che la sua Wally avrebbe mosso le acque del dopo salone, ed ecco il lancio delle anteprime di due nuovi concept dream megasailer, supermaxi a vela da giro del mondo, di chiara estrazione crocieristica senza limiti, pur con i contenuti tecnici (costruzione e soluzioni di attrezzatura) che nel tempo hanno affermato Wally anche come un brand di famosi racer.
Con la pubblicazione dei primi, dettagliati rendering dei modelli più grandi, lo sviluppo della nuova gamma di super yacht a vela wallywind giunge a un importante traguardo. Mentre prosegue la costruzione del wallywind110, infatti, il team di progettazione interno guidato da Luca Bassani sta lavorando fianco a fianco con il rinomato studio di architettura navale judel+vrolijk & co e con lo studio di design Santa Maria Magnolfi per sviluppare i nuovi, mozzafiato wallywind130 e wallywind150.
DNA WALLY - Basta un'occhiata per rendersi conto che queste barche sono un vero e proprio omaggio ai valori Wally: il grande potenziale di velocità degli scafi interamente in carbonio, la raffinata pulizia delle linee e gli interni eleganti, capaci di coniugare comfort estremo ed estetica contemporanea sono, infatti, tratti distintivi del brand monegasco.
Così come inconfondibile è il loro pedigree, guardandoli dall’esterno: la sheerline che dalla prua a piombo corre indietro, abbassandosi leggermente all’altezza della "Terrazza sul mare" dello specchio di poppa; il ponte di prua, completamente sgombro da ostacoli e la bassa tuga vetrata, appena visibile, contribuiscono a quella purezza di forme che caratterizza sin dalla sua nascita il marchio Wally.
«Con questi modelli Wally riafferma le sue radici veliche», afferma Stefano de Vivo, Managing Director Wally. «Insieme al wallywind110, il wallywind130 e il wallywind150 rappresentano l’eccellenza nell’ambito della costruzione in carbonio di yacht capaci di regalare grandi emozioni in regata e altrettanta sicurezza in crociera. Credo siano i migliori strumenti a vela per crociere intorno al mondo mai concepiti».
BASSANI: IL 150 E' L'EVOLUZIONE DEL KAURIS IV - Il fondatore e Chief Designer Wally Luca Bassani aggiunge: «Il wallywind150 è la naturale evoluzione del Wally144 Kauris IV (lo yacht di Marco Tronchetti Provera, ndr) varato nel 2020: da un lato, infatti, conserva dei tratti iconici di Wally, come il pozzetto protetto dall’alta impavesata, la “Terrazza sul mare” e il salone rialzato; dall’altro, introduce alcune caratteristiche rivoluzionarie, come l'area ospiti di prua che si trasforma in un garage per i tender quando non viene utilizzata, il pozzetto privato a poppa per l’armatore, nonché una nuova disposizione degli interni per meglio rispondere alle richieste di flessibilità da parte degli armatori».
Il design e il gioco ottico creato dall’impavesata sono tali che l’enorme salone rialzato, nascosto dalla tuga, si integra nel pozzetto in maniera armonica, senza dislivelli. Più di un terzo della lunghezza dell'imbarcazione è dedicato alla vita sociale con ben tre aree distinte per gli ospiti (novità assoluta per yacht di queste dimensioni): tra queste vi è la celebre "Terrazza sul mare" che Wally ha lanciato nel 1998 con Tiketitan.
Le due timonerie gemelle protette dall’impavesata consentono agli ospiti di partecipare alla navigazione quando lo desiderano. I comandi delle vele e i display sono a mezza nave e non si vede neanche una cima. L'originale sistema Magic Trim di Wally, oggi utilizzato da tutti, consente di regolare la randa e il fiocco autovirante con la semplice pressione di un pulsante, utilizzando dei martinetti idraulici nascosti alla vista. Solo i giganteschi verricelli per lo spinnaker, realizzati custom, danno la misura della potenza in gioco.
Sul ponte di prua - in un gavone incassato e completamente nascosto alla vista -, è possibile stivare un tender di dimensioni generose (4,50 m sul wallywind130; oltre 5,00 m nel wallywind150). Sul wallywind150 questo spazio, quando non occupato dal tender, funge da pozzetto per gli ospiti e può essere trasformato in zona pranzo o lounge. Lo specchio di poppa ospita una passerella idraulica che scompare a filo e può essere inclinata verso la banchina o in basso per un confortevole accesso all'acqua.
TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLE PRESTAZIONI - Come per tutti i Wally, anche in questi progetti le prestazioni sono prioritarie. La costruzione full carbon, di cui Wally è stata pioniera e che tuttora continua a sviluppare, assicura un'eccezionale rigidità dello scafo, una rapida accelerazione e un’ottima risposta del timone. La laminazione sottovuoto full pre-preg con accurata post-cottura a 85°C, garantisce, invece, una laminazione impeccabile e un peso ridotto al minimo.
Il sistema di chiglia retrattile consente a entrambi gli yacht di passare facilmente dalla modalità performance a quella crociera, con pescaggio ridotto per acque poco profonde. Allo stesso modo la configurazione con doppio timone permette un facile controllo in navigazione e una sensibilità impareggiabile alla ruota. Quando naviga a motore, l’elica a passo variabile fornisce una spinta ottimale, mentre sotto vela si ripiega per offrire una resistenza quasi nulla. Le eliche di prua e di poppa aumentano, ulteriormente, la manovrabilità della nuova linea wallywind, che naturalmente utilizza il sistema di ancora sottomarina Wally per mantenere la purezza delle linee a prua e spostare il peso a poppa per ridurre il beccheggio.
Centrale nella visione di entrambi i progetti è l’innovativo layout “double deck” Wally, che colloca il pozzetto a prua della timoneria sotto una spettacolare tuga con ampie vetrate curve, rinforzi in carbonio e pannelli delicatamente illuminati, creando un effetto quasi magico. Il risultato è una vista mozzafiato dove lo sguardo abbraccia l’intero orizzonte, vele comprese. È difficile immaginare una zona pranzo o un salotto all’aperto più scenografici!
INTERNI DA MILLE E UNA NOTTE - Sottocoperta, sia il wallywind130 sia il wallywind150 offrono un layout straordinariamente comodo per gli ospiti (fino a otto nello yacht più piccolo e 10 in quello più grande). Sul 130 piedi l'armatore avrà la possibilità di scegliere se posizionare la suite a prua o a poppa, dove il baglio più generoso consente di avere una sala TV privata e un ampio bagno lui/lei.
Sul wallywind150, invece, la cabina armatoriale è a poppa per sfruttare l'accesso al pozzetto privato. Questo può essere lasciato aperto per massimizzare la vita all'aperto, o chiuso per separare lo spazio interno degli alloggi dell’armatore dall'esterno.
La suite con armadi a muro, cabina armadio, ufficio privato e diverse sedute, è pari per comfort e volumi, a quella di uno yacht di 60 metri. La sala TV o quella giochi a prua possono facilmente essere convertite in una quinta cabina per accomodare i bambini o una bambinaia.
Le finiture sono a discrezione dell’armatore, ma i rendering Wally mostrano lo straordinario risultato che si può ottenere optando per lo stile essenziale e naturale che da sempre contraddistingue il brand monegasco: teak, legni pregiati e tappezzerie dai colori neutri, si combinano, infatti, egregiamente per creare un senso di spazio, benessere e disinvolta raffinatezza.