PERMESSI DI NOLEGGIO NAUTICO CON NUMERO CHIUSO E 75% AI RESIDENTI - Una misura resa necessaria per tutelare sia l'ambiente che il lavoro degli operatori locali. L'esempio di Cala Coticcio a Caprera: massimo 60 persone al giorno. Ma la decisione del Parco provoca la reazione di Confindustria Nautica: "E' discriminatoria, il Governo la revochi"
I mari italiani più belli e desiderati, gli scenari di vacanze nautiche da sogno, sono anche sistemi ecologici ed economici sottoposti a forti stress. Le ultime notizie contrastanti arrivano dal Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, uno dei luoghi più incredibilmente ricchi di fascino e bellezza sulle coste italiane. In questi giorni il consiglio direttivo del Parco ha preso una decisione drastica e in parte attesa: ha infatti deliberato che i permessi per le attività di noleggio e locazione di unità da diporto saranno assegnati ai maddalenini per il 75%. Non solo: il limite massimo di autorizzazioni rilasciabili è fissato in 360 e di queste soltanto 90 saranno a disposizione di operatori non residenti.
Provvedimento "pesante" che segue altre delibere analoghe (si legga qui sotto il caso della famosissima spiaggia di Caprera soprannominata Tahiti). Il Parco fa il suo mestiere di tutelare il sistema marino che ha in gestione, ma le reazioni sono contrastanti: c'è chi di buon grado accetta una norma che ha chiaramente uno scopo in favore del territorio, e c'è chi invece reagisce duramente definendola un atto discriminatorio e chiedendone la revoca, come il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi la cui dichiarazione trovate qui sotto.
Il Parco e CN sono istituzioni che in fondo hanno lo stesso obiettivo: proteggere il mare come bene comune e renderlo anche un tesoro per il Paese, da godere in un turismo nautico consapevole e sostenibile. Più che dividersi si puo' cercare di lavorare insieme e - nel caso della tutela ambientale - rimettersi alle indicazioni di enti di ricerca e scienza. Come fatto per il Covid. Nel caso del numero chiuso ai permessi di noleggio, c'è anche un tema economico da valutare: 360 puo' essere un tetto congruo con le esigenze di tutela, ma 75% ai residenti e 25% a chi viene da fuori suona come una chiusura quasi totale in se stessi. Una percentuale sulla quale lavorare.
(Dal comunicato di Confindustria Nautica) - L’impresa richiedente dovrà certificare che tutte le sue imbarcazioni sono di proprietà di soggetti residenti nel Comune di La Maddalena (Sassari). Modificando le regole del Codice della nautica da diporto, si chiede inoltre di distinguere le unità destinate al noleggio da quelle destinate alla locazione, mentre la norma nazionale consente la cumulabilità di più attività commerciali del diporto.
Ai fini del rilascio dell’autorizzazione godono inoltre di titolo preferenziale i soggetti in possesso dell’attestato di partecipazione a un corso di formazione ambientale organizzato dall’Ente Parco. È infine preclusa l’autorizzazione ai non residenti nel comune di La Maddalena che non l’avevano rinnovata nel 2021, anno in cui ha fortemente inciso la pandemia da Covid-19.
“Il Parco de La Maddalena ha un'estensione costiera di oltre 180 chilometri, pari a circa un decimo dell'intera Sardegna, per questo una decisione così fortemente discriminatoria, che nulla a che fare con la tutela ambientale e cancella la libera concorrenza nel settore del diporto, è ancora più grave”, commenta il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi. “Chiediamo al Premier Draghi e al Ministro Cingolani di intervenire per la revoca immediata del provvedimento. Al di là dei contenuti discriminatori” - prosegue Cecchi - “è inoltre impensabile che norme che riguardano la navigazione e le imprese del turismo vengano adottate a stagione già in corso”.
IL CASO DI CALA COTICCIO (TAHITI) E CALA BRIGANTINA A CAPRERA - Una situazione diversa ma in qualche modo analoga è la decisione sempre del direttivo del Parco della Maddalena, che ha definito il disciplinare per le escursioni a Cala Coticcio e Cala Brigantina, situate sull'isola di Caprera ed entrambe zone di massima tutela.
Il presidente del Parco Fabrizio Fonnesu spiega così la decisione: "Per garantire il rispetto dell'ecosistema, duramente messo sotto pressione dal carico antropico sempre maggiore, abbiamo istituito il numero chiuso giornaliero e individuato in 60 il numero di persone permesse divise in quattro turni: la mattina discesa alle 8 e alle 9, il pomeriggio alle 13.30 e alle 14. Ogni discesa avrà come responsabile una guida turistica ambientale riconosciuta che controllerà i comportamenti dei visitatori".
Occorrerà prenotarsi tramite una app che terrà il conto dei posti disponibili nei vari orari e assegnerà una guida, mentre il personale del parco presidierà l'inizio del sentiero. Per i residenti a La Maddalena invece è prevista la gratuità per la discesa, riconoscendone i diritti reali. Dal punto di vista del Parco questo provvedimento, per quanto doloroso, è un atto concreto di difesa e regolamentazione del territorio.