L'apertura dell'Anno Santo sarà
celebrata domani - domenica 29 dicembre - in Abruzzo con
numerose funzioni religiose che interessano le quattro province.
Nel Teramano sono previste due messe presiedute
dall'arcivescovo Lorenzo Leuzzi, alle ore 11.15 nella basilica
concattedrale Santa Maria Assunta di Atri e alle ore 19
nell'omonima cattedrale di Teramo. Oltre a queste sono state
designate altre chiese giubilari dove, a partire da domani, è
concessa l'indulgenza plenaria ai fedeli che parteciperanno ai
pellegrinaggi straordinari, alle "pie visite" e all'Adorazione
eucaristica. Qui sarà sempre data l'opportunità di ricevere il
sacramento della riconciliazione: si tratta dei santuari di San
Gabriele (Isola del Gran Sasso), Madonna delle Grazie (Teramo),
Madonna dello Splendore (Giulianova), Scala Santa (Campli),
Madonna dei Lumi (Civitella del Tronto), Madonna dell'Alno
(Canzano), Santa Rita (Atri), Santa Maria a Mare (Giulianova),
Madonna del Sabato Santo (Corropoli), Santa Maria in Herulis
(Bellante), Madonna della Tibia in Crognaleto).
All'Aquila, la chiesa giubilare designata è Collemaggio,
fulcro della Perdonanza celestiniana. Il rito di apertura
prevede 3 momenti diversi: il raduno nella chiesa vicina di
Cristo Re; il pellegrinaggio verso la chiesa giubilare e la
celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo Antonio
D'Angelo. Si parte dalle 17.30. Analogamente, ad Avezzano, i
fedeli si ritroveranno alle 17 alla Chiesa della Madonna del
Suffragio e si recheranno alla Cattedrale di San Bartolomeo per
la messa celebrata dal vescovo Giovanni Massaro.
Restando in provincia, a Sulmona monsignor Michele Fusco
celebrerà la liturgia nella chiesa della Santissima Annunziata
alle 17.
Domani, alle 18, monsignor Tommaso Valentinetti celebrerà
l'apertura del Giubileo nella cattedrale di San Cetteo a
Pescara. L'arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, invita la
diocesi di Chieti nella chiesa di San Domenico al Corso alle
17.30. A Lanciano, l'appuntamento è per le 17, davanti alla
chiesa di Santa Lucia in corso Roma con monsignor Emidio
Cipollone.
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