"Il riconoscimento dell'avviamento
d'impresa è necessario per tutelare le piccole attività del
settore e la politica deve continuare a sostenere questa
battaglia". E' il punto di vista di CNA Balneari che ha chiamato
a raccolta, oggi a Pescara, i suoi associati abruzzesi per
un'assemblea dedicata alla riforma delle concessioni demaniali.
L'appello rivolto alla politica è stato raccolto dal
sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo con delega
al Turismo, Daniele D'Amario, che dichiara: "Incontriamoci
presto per coordinare la nostra azione, sediamoci intorno a un
tavolo per mettere nero su bianco l'agenda delle prossime
settimane attorno agli obiettivi da raggiungere".
Con il presidente e il direttore regionale della Cna, Savino
Saraceni e Silvio Calice, c'erano la presidente e il
coordinatore nazionale di Cna Balneari, Sabina Cardinali e
Cristiano Tomei, quest'ultimo ha dettato la linea della
confederazione artigiana: "La riforma delle concessioni deve
prevedere una definizione sull'equa remunerazione degli
investimenti effettuati e già ammortizzati dagli attuali
concessionari: si tratta di tener conto della natura di queste
imprese, quasi tutte a conduzione familiare. Imprese che
rappresentano la spina dorsale di questo sistema: un insieme di
investimenti materiali e immateriali realizzati nel lavoro di
una vita, cose che dovranno essere considerate nel modo dovuto".
Decisivo, in questo quadro, il rapporto con la politica,
invocato dalla presidente Cardinali: "Chiediamo alla politica
risposte che spesso sono state solo accennate. Tanti dei tavoli
promessi non hanno poi trovato attuazione, mentre i nostri
operatori chiedono risposte. Per mantenere un modello turistico,
penso soprattutto all'Adriatico, e dunque anche all'Abruzzo, che
non si fonda su un turismo di vip, ma su quello delle famiglie.
Insomma, vogliamo salvare un modello di imprese familiari
destinato alle famiglie".
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