Sequestro di telefoni cellulari,
dosi di hashish e cocaina e armi rudimentali: è il risultato
dell'operazione effettuata il 28 febbraio scorso da 150
operatori di Polizia Penitenziaria del distretto Lazio Abruzzo e
Molise all'interno delle celle del carcere 'San Donato' di
Pescara. "Grazie anche al reparto cinofili - fa sapere il
segretario provinciale del Sappe di Pescara, Giovanni Scarciolla
- è stata bloccata una familiare che tentava di introdurre,
durante il colloquio, una dose importante di cocaina, arrestata
successivamente dagli agenti di polizia penitenziaria del
carcere pescarese".
A pochi giorni dalla rivolta nell'istituto del capoluogo
adriatico, dove il 17 febbraio scorso alcuni detenuti hanno dato
alle fiamme suppellettili e materassi, provocando un incendio a
seguito del quale sono finiti in ospedale detenuti e agenti, "la
nuova direzione e il comando della casa circondariale di Pescara
hanno lanciato un forte messaggio di riorganizzazione
dell'istituto su tutti i fronti - scrive in una nota il
segretario provinciale del Sindacato autonomo di polizia
penitenziaria - Nonostante le difficoltà affrontate, gli
operatori di Polizia Penitenziaria hanno mantenuto la giusta
lucidità nello svolgere con la massima professionalità questa
importante operazione che ha portato risultati eccellenti".
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