Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
L'ospedale di L'Aquila diventa
polo formativo nazionale nella chirurgia robotica in urologia. I
chirurghi del reparto, in virtù di una convenzione tra la Asl 1
Abruzzo e la società AB medica, svolgeranno attività di
formazione sull'utilizzo del robot da Vinci a beneficio di altri
medici, sia all'interno dell'azienda sanitaria sia in centri e
ospedali di altre regioni.
La specifica attività di formazione, richiesta dall'AB medica
alla Asl provinciale di L'Aquila, sarà svolta dal dottor Boris
Di Pasquale, direttore del reparto di urologia, e dal dottor
Stefano Masciovecchio. Con la stipula della convenzione la Asl
assumerà il ruolo di polo didattico nazionale nel settore della
chirurgia robotica applicata alla disciplina.
L'acquisizione dell'ambito titolo di ente formatore, anche al
di fuori delle mura aziendali, è dovuto al forte impulso che la
direzione aziendale, guidata dal manager Ferdinando Romano, ha
dato all'uso del robot in tutte le branche della chirurgia. Un
investimento sul piano della tecnologia e della professionalità
che ha portato la Asl a occupare una posizione di predominanza
oltre i confini regionali.
L'attività didattica riguarderà, oltre al mero addestramento,
l'approfondimento delle tecniche chirurgiche robotiche e la
presentazione di casi clinici per favorire l'approccio più
efficace nel trattamento del caso specifico.
L'urologia del San Salvatore ha cominciato a usare il robot
chirurgico negli anni scorsi e, grazie al sostegno dei vertici
aziendali, ne ha progressivamente incentivato l'impiego fino a
raggiungere il picco nei primi dieci mesi dell'anno corrente con
oltre 280 interventi effettuati. Un ritmo che consentirà al
reparto, con tutta probabilità, di raggiungere e superare la
soglia delle 300 operazioni, tramite robot chirurgico, entro la
fine dell'anno corrente.
L'esperienza acquisita nella metodica ha permesso
all'urologia di conquistare anche fette di utenza di altre
province abruzzesi e regioni limitrofe come Lazio e Marche.
Attualmente il tasso di mobilità attiva, che misura la
percentuale di utenti che provengono da altri territori, si
attesta al 33%, un più che rispettabile biglietto da visita in
termini di attrattività.
Intanto, nell'ambito delle ordinarie attività di formazione,
già avviate negli anni scorsi all'interno dell'ospedale, il 28 e
29 novembre prossimi (ore 8.30) il reparto di urologia terrà il
secondo corso annuale teorico-pratico sulla chirurgia robotica
riservato, oltreché ai chirurghi, ad anestesisti, rianimatori e
infermieri.
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
Ultima ora