Grande partecipazione nel
week-end all'escursione guidata alla scoperta delle sorgenti
d'acqua della Valle del Chiarino: un'iniziativa a cura
dell'Università dell'Aquila, con il contributo e la
collaborazione della locale sezione del Cai (Club alpino
italiano), della Gran Sasso Acqua, del reparto Biodiversità dei
Carabinieri dell'Aquila e dell'Amministrazione separata degli
usi civici di Arischia.
Oltre 150 persone hanno partecipato alla passeggiata partita
dal Lago di Provvidenza e il cui punto d'arrivo è stato il
rifugio Domenico Fioretti. Lungo il tragitto, professori Univaq,
tecnici e carabinieri hanno illustrato gli aspetti riguardanti
la formazione e lo sfruttamento delle falde acquifere, la fauna
e la flora del territorio, la produzione di energia elettrica.
Gli escursionisti, inoltre, hanno potuto visitare anche il
punto di captazione delle acque del Chiarino gestito dalla Gran
Sasso Acqua. L'escursione, inclusiva e aperta a tutti, è stato
il secondo appuntamento, dopo la passeggiata sul Tratturo Magno
del settembre 2023, del filone di iniziative promosse
dall'Università dell'Aquila denominate 'Clima e Territorio',
mirate a promuovere la scoperta e il recupero di elementi
geografici, del tessuto produttivo, economico e sociale legati a
o dipendenti da fattori climatici, al fine di diffondere la
cultura della sostenibilità e creare le necessarie sinergie tra
enti e istituzioni per una efficace pianificazione di
adattamento climatico.
"Bisogna prendere coscienza - spiega Gabriele Curci (Cetemps)
- del fatto che i cambiamenti climatici sono in atto e lo
saranno nei prossimi decenni, a prescindere dagli sforzi che
faremo per mitigarne le cause. Questi cambiamenti - aggiunge -
avranno un impatto specifico per ciascun territorio perché ciò
che ogni singolo territorio paga in termini di penalità
climatiche non è legato solo alle variabili atmosferiche ma
anche a fattori economici e sociali e alle tradizioni.
Escursioni come quella nella Valle del Chiarino servono a
questo, a mettere insieme realtà associative, enti, istituzioni
e cittadini per creare consapevolezza e conoscenza intorno a
queste tematiche". Soddisfazione espressa dal direttore Univaq.
Pietro Di Benedetto.
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