Si è aperto, nell'Auditorium del
Parco dell'Aquila, il Festival delle Città del Medioevo,
promosso dall'Università e dal Comujne dell'Aquila.
A inaugurare la seconda lezione l'attrice Laura Morante con
un reading speciale. 'E acqua fu - La mirabile storia di Buccio
e dell'acqua che scese a L'Aquila dal castello di Santanza',
scritto da Amedeo Feniello, storico, scrittore e professore di
Storia medievale all'Università dell'Aquila, responsabile
scientifico del festival assieme al professor Alfonso Forgione.
'E acqua fu', è una storia narrata nei panni di Buccio da
Ranallo (ca 1294-1363), poeta e scrittore aquilano noto per la
sua Cronaca aquilana, un poema in versi che racconta le vicende
della città dal 1254 al 1362. Il testo è un tributo alla tenacia
della città dell'Aquila, capace di risorgere dalle sue ceneri
come una fenice dopo il terremoto del 1349, ma è anche un inno
alla tenacia e alla speranza dei suoi abitanti.
Buccio, riflettendo sulle difficoltà e le tragedie vissute
dalla sua città - dalla sete alle pestilenze, dai terremoti alla
povertà - decide di scrivere una cronaca per trasformare la
memoria in storia, e la storia in un sogno di rinascita e
ricostruzione continua. L'acqua, elemento vitale e simbolico, è
il filo conduttore di questa narrazione epica, che non celebra
solo la violenza e la guerra, ma anche la costruzione paziente e
coraggiosa di una comunità che lotta per sopravvivere e
prosperare. Ed è anche il filo conduttore della seconda edizione
del Festival.
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