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Responsabilità editoriale di ASviS
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Pienissima di novità la scorsa settimana di attività delle istituzioni Ue. Oltre all’annuncio del 4 marzo dell’iniziativa per la difesa dell’Unione "RearmEu" da parte di Ursula von der Leyen discussa dal Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, sono state adottate diverse iniziative previste nel programma dei primi cento giorni della Commissione annunciati negli orientamenti politici 2024-2029. Tra queste: l’Unione delle competenze, il patto per rafforzare il dialogo sociale, la tabella di marcia per i diritti delle donne e il piano d’azione per l’industria automobilistica europea.
La Commissione ha presentato il 5 marzo l’iniziativa l’Unione delle competenze. Evidenziandone il ruolo cruciale per l’intero programma 2024-2029 per il futuro dell’Unione, la Commissione definisce in premessa il capitale umano come fondamentale per la prosperità dell'Ue, la sua resilienza economica e la sua economia sociale di mercato, sottolineando che mettere le persone al primo posto e investire nelle competenze ripaga più volte.
L’iniziativa attua il pilastro europeo dei diritti sociali e riflette le indicazioni delle relazioni Draghi sulla competitività europea, Letta sul mercato unico e Niinisto sulla preparazione alle crisi.
La Commissione sviluppa elementi d’analisi del problema quali carenze e lacune nelle competenze, considerando aspetti legati alla frammentarietà delle politiche, l’inadeguata velocità di trasformazione, i divari legati a diseguaglianze sociali e territoriali, agli aspetti di genere e alle condizioni di vulnerabilità quali disabilità o background migratorio. Viene espressa preoccupazione per il calo delle capacità delle giovani generazioni (campione dei quindicenni) che emerge dai dati Ocse-Pisa in matematica, lettura e scienze, continuando una tendenza al ribasso.
La risposta dell’Unione delle competenze si struttura definendo specificamente obiettivi, azioni chiave, mezzi finanziari e sistema di governance.
L’obiettivo principale dichiarato è garantire che tutti in Europa, indipendentemente da dove si trovino, siano in grado di costruire solide basi di competenze e di impegnarsi in un continuo aggiornamento e riqualificazione, precisando che più forti fondamenta educative sostengono anche i valori dell'Ue quali democrazia, diritti umani, solidarietà, inclusione sociale e diversità, aiutando le persone a diventare più resilienti alla disinformazione, alla radicalizzazione e al reclutamento nella criminalità e consentendo loro di contribuire a un'Europa più verde, più equa e più coesa. Il secondo obiettivo è supportare le aziende ad essere competitive e resilienti, mentre il terzo obiettivo è rendere le competenze e le qualifiche, trasparenti, affidabili e riconosciute in tutto il mercato unico, indipendentemente dal luogo in cui vengono acquisite in Europa.
Il quadro delle azioni dell'Unione delle competenze prevede:
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di Luigi Di Marco
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