Tra il 2020 e il 2023 i dividendi
distribuiti agli azionisti dalle 1.200 società a maggiore
capitalizzazione al mondo sono cresciuti, in termini reali, 14
volte più velocemente della retribuzione media dei lavoratori di
31 Paesi, che insieme rappresentano l'81% del Pil globale.
Nello stesso periodo i dividendi delle major italiane sono
cresciuti dell'86% in termini reali, mente i salari reali hanno
registrato un calo di quasi il 13%. E' quanto risulta da un'
analisi di Oxfam, diffusa in occasione del Primo maggio basata
sul Janus Henderson Global Dividend Index che esamina
l'andamento, su base annua, del 90% dei dividendi globali. Il
"monte cedole" complessivamente monitorato è proiettato a
raggiungere 1.720 miliardi di dollari nel 2024, superando la
cifra record di 1.660 miliardi di dollari del 2023.
Nel 2023 i dividendi distribuiti dalle maggiori società
italiane quotate in borsa hanno toccato la cifra record di 20,1
miliardi di dollari (18,5 miliardi di euro), con un incremento
del 17,9% su base annua. Tre quarti dell'incremento sono
attribuibili ai dividendi distribuiti dagli operatori del
settore bancario e nessuna delle società esaminate ha ridotto le
cedole su base annua.
Considerando una finestra temporale più ampia, in Italia i
salari nominali sono cresciuti tra il 1991 e il 2022 del 107,5%,
ma i livelli salariali in termini reali sono rimasti pressoché
invariati, mostrando una crescita di appena l'1%. Un
arretramento che nel 2022 ha collocato l'Italia in 22esima
posizione tra i Paesi OCSE per il livello dei salari medi
annuali reali, segnando un calo di 13 posizioni di ranking
rispetto al 1992.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA