Senza accesso all'acqua potabile e a
servizi igienici a scuola non ci può essere educazione. Ma nel
mondo più di 2 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua
sicura e tre scuole su 10 non dispongono di servizi idrici né di
servizi sanitari di base. È questo il messaggio dell'atlante di
WeWorld presentato all'evento 'Flowing futures. Il diritto
all'acqua e il diritto all'educazione per promuovere
il futuro delle nuove generazioni e delle comunità in contesti
di emergenza e crisi protratteo organizzato da WeWorld
congiuntamente all'Agenzia italiana per la cooperazione allo
sviluppo (Aics) con il sostegno della direzione generale per la
Cooperazione allo Sviluppo (Dgcs), Maeci e promosso dalla
Campagna globale per l'educazione.
"Dando accesso all'acqua, diamo la possibilità a bambini e
bambine di andare a scuola", ha detto l'amministratrice delegata
di WeWorld, Dina Taddia, raccontando di aver scoperto in
Palestina, circa 30 anni fa, come l'accesso all'acqua potesse
consentire alle bambine di una comunità beduina di studiare.
"Prima passavano il pomeriggio ad andare a raccogliere l'acqua
alla fonte a 6 chilometri di distanza", ha spiegato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA