Un riconoscimento per aver offerto
un'opportunità di inserimento lavorativo ai beneficiari di
protezione internazionale: a riceverlo è stata Enel, tra le
aziende italiane che si sono aggiudicate il "Premio Welcome.
Working for Refugee Integration" per il 2023, conferito da
Unhcr. La cerimonia di premiazione, nell'ambito della conferenza
organizzata dall'agenzia Onu per i rifugiati in occasione della
Giornata mondiale del rifugiato (che cade domani), si è svolta
questo pomeriggio presso il campus della Luiss Guido Carli. In
particolare Elisabetta Colacchia, direttrice People and
organization di Enel, ha ritirato il premio vinto dal gruppo per
il progetto 'Powercoders', la prima accademia di programmazione
informatica (coding) per rifugiati.
Enel ha avviato la collaborazione con 'Powercoders' nel 2022 e
insieme agli altri partner italiani ha contribuito ad offrire
gratuitamente un percorso formativo di coding, permettendo a 25
studenti rifugiati di ottenere la certificazione. Nel 2023 dopo
i colloqui con 14 studenti, a quattro di loro è stato attivato
un tirocinio di sei mesi nella funzione global digital
solutions. Di questi uno si è trasformato in assunzione a tempo
indeterminato per Sayed Sajad Hosseini, 26 anni, rifugiato di
nazionalità afgana, laureato in Ingegneria informatica presso
l'Università di Kabul.
"Questo è un riconoscimento a un modello di inclusione che
rappresenta innovazione sociale e un esempio virtuoso di
partnership tra imprese, Ong, fondazioni ed istituzioni; un
modello di collaborazione multi-stakeholder che può produrre un
importante valore per tutti" ha commentato Colacchia. "Favorire
percorsi di integrazione lavorativa, non solo sociale, per i
rifugiati - ha continuato - rafforza la capacità di 'includere'
delle nostre comunità e delle aziende coinvolte. Enel è da
sempre impegnata a tutelare l'inclusività e la diversità, lo
facciamo sia come azienda che con la nostra onlus Enel Cuore,
partner di lunga data di Unhcr".
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