La Cassa dottori commercialisti (Cdc)
"è conforme ai requisiti della UNI PdR 125:2022, riconoscimento
volto ad assicurare una maggiore equità e ad accompagnare e
incentivare le imprese e le istituzioni nella riduzione del
divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la
crescita professionale delle donne". È il secondo Ente di
previdenza privato ad ottenere la certificazione, dopo l'Enpab
(biologi), si legge in una nota, e "in un contesto come quello
italiano, in cui il numero medio delle donne occupate è
inferiore a quello degli uomini, la Cassa presenta un organico
sostanzialmente equilibrato per genere in quanto composto
prevalentemente da donne, che rappresentano il 57,46% del
totale, con una presenza femminile distribuita trasversalmente
in tutti i livelli aziendali".
Poi, "con riferimento ai ruoli di responsabilità (dirigenti,
quadri, responsabili di ufficio e referenti di funzioni a
staff), l'Ente conta il 45,24% di donne e il 54,76% di uomini, a
conferma del sostanziale raggiunto equilibrio di genere, e dal
punto di vista retributivo la Cassa non presenta alcun gender
pay gap".
Per il presidente Stefano Distilli "è un risultato
importante, che ci rende orgogliosi. In questa direzione,
abbiamo sviluppato un piano triennale volto a garantire
l'attuazione degli obiettivi e a sensibilizzare sempre più
l'intera organizzazione sulle tematiche dell'inclusione e delle
pari opportunità. Ringrazio, anche a nome del Consiglio di
amministrazione, il personale della Cassa che da sempre è
impegnato in un processo continuo di miglioramento. Ciò ci ha
permesso di costruire un ampio sistema di gestione integrato che
costituisce un elemento di garanzia per i nostri associati,
assicurando il rispetto dei principi di legalità, di equità, di
trasparenza e di efficienza".
Con il raggiungimento di questo risultato, si precisa infine,
"l'Ente si impegna ad adottare strumenti per prevenire ogni
forma di discriminazione di genere e per contrastare qualsiasi
atto lesivo della dignità del personale, indipendentemente dal
ruolo ricoperto e dal livello di responsabilità".
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