La disabilità nei luoghi di lavoro
non è più vissuta solo come un obbligo di legge e un dovere
sociale, ma può rivelarsi un'occasione di crescita organizzativa
per le imprese italiane. È quanto emerge dalla ricerca "Persone
con disabilità e lavoro: oltre le barriere - Dati e storie di
inclusione lavorativa in Italia" promossa da Fondazione Italiana
Accenture Ets insieme ad Accenture, in partnership con Sda
Bocconi School of Management e in collaborazione con Politecnico
di Milano, Tiresia, Fondazione Politecnico di Milano e Free
Thinking.
Nell'incontro, organizzato da Intesa Sanpaolo, Fondazione
Italiana Accenture Eta e Accenture presso le Gallerie d'Italia
Torino, è stata presentata un'indagine quantitativa su 100
realtà coinvolte, un'analisi qualitativa di tre casi aziendali
(Intesa Sanpaolo, Google Italia, E-Work,) e una disamina delle
buone pratiche di collaborazione tra imprese ed enti del terzo
settore.
La principale evidenza è il cambio d'opinione nei confronti
della disabilità in azienda, spinto dalla prevalenza dei
vantaggi percepiti rispetto alle difficoltà. Il 76% delle
aziende ha già adottato politiche di gestione della diversità
non previste dalla legge, mentre il 22% dichiara di avere in
programma di adottarle. Le testimonianze hanno inoltre
evidenziato che, quando l'inserimento risulta efficace, le
imprese e le persone
ne beneficiano in termini di miglioramento del clima, della
reputazione aziendale e di maggiore produttività. Non mancano,
tuttavia, alcuni ostacoli che rendono l'inserimento più
difficoltoso e che attengono prevalentemente a strumenti e spazi
inadeguati.
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