Anche nel 2023 l'Italia si
conferma maglia nera in Ue per il divario occupazionale di
genere, primato condiviso con la Grecia e la Romania. Lo rileva
Eurostat nel nuovo Annuario sulle regioni europee pubblicato
oggi, secondo cui lo scorso anno c'erano almeno 17 regioni in
tutta l'Ue in cui il divario di genere nell'occupazione (con un
tasso più alto per gli uomini) era superiore a 20 punti
percentuali.
Le 17 regioni, spiega Eurostat, si dividono tra Grecia (11
regioni), Italia centro-meridionale (8 regioni) e Romania (4
regioni). A far peggio l'Italia meridionale, in particolare
Campania e Puglia (entrambe con 29,5%), seguita subito dopo
dalla regione greca di Sterea Elláda (29,3%) che hanno
registrato i divari occupazionali di genere più elevati dell'Ue.
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