"Dire no (alle rinnovabili, n.d.r.) a
casa mia, perché io sono d'accordo, ma va bene farlo a casa
d'altri, non è la cosa più corretta. Altrimenti potremmo
trovarci con chi ha il sole che dice 'il sole serve solo per la
mia regione', e le regioni delle Alpi che dicono
'l'idroelettrico serve solo per la fascia alpina'. Sono forme di
esagerazione egoistica, che rischiano di far del male al paese".
Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza
energetica, Gilberto Pichetto, in una intervista su corriere.it.
Sulle rinnovabili, ha proseguito Pichetto, "quello che spero
è che non si crei in Italia una situazione a macchia di
leopardo, dove ci siano venti regolamentazioni diverse
nell'individuazione delle aree idonee. E ci sia un superamento
di questa strana situazione, in cui chi era a favore delle
rinnovabili mette i divieti, e chi era contro è più concreto nel
valutare che, pur nella tutela del territorio e di un patrimonio
artistico enorme, dobbiamo trovare un equilibrio in questo mix
di energie. L'obiettivo è avere l'energia e far pagare meno
imprese e famiglie".
"Non possiamo coprire le previsioni di consumo di energia nel
futuro solo col fotovoltaico o con l'eolico - ha concluso il
ministro -, anche perché non possiamo riempire di pannelli
fotovoltaici o di pale eoliche questo meraviglioso paese.
Pertanto il mix energetico del Pniec (il piano nazionale
energia, n.d.r.) prevede anche una quota di nucleare. Un nuovo
nucleare, che non è più quello delle grandi centrali. Noi
possiamo avere il sole, il vento, l'idrogeno, ma dobbiamo avere
anche una quota di nucleare".
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