"Noi siamo pronti per il nucleare".
Lo afferma Paolo Fedeli, presidente di Aipe, a margine del
convegno per i 10 anni dell'associazione che raggruppa le
imprese della caldareria. "L'Italia - spiega a margine
dell'evento - è pronta, le nostre fabbriche sono pronte, i
nostri ingegneri sono pronti, le nostre acciaierie sono pronte,
quindi, non è solo una questione di fabbricazione".
"I nostri associati e il comparto della componentistica in
pressione italiana - sottolinea - rappresenta il 70% delle
capacità manifatturiere in campo nucleare europee". "I tedeschi
non hanno più questo segmento industriale aggiunge - e i
francesi lo hanno ma è funzionale alla loro soluzione
tecnologica". "L'Italia - precisa - è riuscita a mantenere
queste capacità nonostante i quasi 40 anni dal referendum, non
avendo un programma nucleare nazionale". "Come Aipe e come
associati - argomenta - noi abbiamo tutte le caratteristiche e
le qualità per supportare questa filiera economica nuova".
"Questo avverrà?" si chiede. "Molto dipende dallo sforzo del
legislatore - conclude - e dagli incentivi che i bilanci
pubblici vorranno riservare a questa fonte energetica".
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