Per il secondo anno consecutivo,
l'Italia si conferma, a livello mondiale, tra i Paesi con il
maggior grado di consapevolezza riguardo ai temi ambientali ma
aumenta lievemente lo scetticismo sulle cause della crisi
climatica. Il Barometro della Trasformazione ecologica, il
sondaggio condotto ada Veolia in collaborazione con la società
di consulenza Elabe, sottolinea come "consapevoli dei rischi per
la salute e la qualità della vita che il cambiamento climatico
comporta, il 75% degli italiani si dichiara convinto che agire
per la trasformazione ecologica costerà meno che l'inazione
ambientale (ben oltre la media mondiale, 66%)".
Dai risultati emerge una crescita della preoccupazione degli
italiani per la propria salute e per le condizioni di vita di
fronte alle sfide ambientali, così come un forte aumento della
richiesta di azioni concrete. L'82% degli italiani ritiene,
inoltre, che il cambiamento climatico sia il più grande rischio
per la salute, potendo determinare un aumento delle malattie
infettive, oltre che a una ridotta qualità del cibo ed effetti
negativi per la salute mentale degli individui.
Se l'Italia si conferma come uno dei paesi più consapevoli
della realtà del cambiamento climatico (95%, contro l'89% della
pop. mondiale), si evidenzia, tuttavia, un lieve aumento dello
scetticismo sulle cause della crisi climatica dato che mostra la
necessità di non abbassare l'attenzione sui temi ecologici e di
continuare ad investire in iniziative per formare e
sensibilizzare l'opinione pubblica.
"In Siram Veolia, come 9 italiani su 10, siamo convinti che
le autorità locali, le imprese, i governi, le istituzioni
internazionali e i singoli individui debbano trovare e attuare
soluzioni convergenti riguardo ai temi ambientali. E' per questo
che sviluppiamo alleanze con partner che condividono i nostri
valori e la nostra mission, impegnandoci quotidianamente in
azioni e progetti di green acculturation - ha dichiarato
Emanuela Trentin, CEO di Siram Veolia.
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