Il calo delle esportazioni del
primo semestre dell'anno "è un segnale che abbiamo raccolto". Lo
afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo
Urso allo Mf Fashion Summit 2024 in corso a Milano. "Il Made in
Italy - ricorda - ha realizzato esportazioni per 625 miliardi di
euro nel 2023, con una crescita del 16% mentre nel primo
trimestre c'è stato un calo di oltre il 5,3%, pari a 8 miliardi
di euro". Tra le cause Urso indica "il rallentamento dei consumi
in Cina e i due conflitti in atto, che generano un aumento dei
costi della logistica, dell'energia e delle materie prime e non
incoraggiano i consumatori".
"E' necessario reagire a questo scenario con la transizione
ecologica e digitale - sottolinea - e con una politica
industriale competitiva". "Lo sforzo richiesto alle aziende per
la sostenibilità è alto - argomenta - perché la domanda richiede
consumi più sostenibili e inclusivi, rispetto per l'ambiente,
dignità del lavoro e autenticità del made in Italy". "La
sostenibilità - spiega Urso - deve tradursi in buone pratiche e
prodotti e trasparenza a fronte del diffuso greenwashing". "Il
ministero delle Imprese e del Made in Italy - conclude - è
presente attraverso il dialogo continuo e il confronto con gli
operatori nel nostro Tavolo della Moda, verso un futuro più
sostenibile, innovativo e digitalizzato. Noi ci siamo e siamo
con voi".
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