Matteo Salvini usa "il nucleare
come un'arma di distrazione per far dimenticare che ha tagliato
14 miliardi dal Pnrr per il dissesto idrogeologico": Ester
Barel, una delle portavoci nazionali di Fridays for Future
attiva a Milano, parte da questo per commentare le parole del
vicepremier che oggi ha rilanciato sulla possibilità di avere
una centrale di quarta generazione entro il 2032, che lui
vorrebbe proprio a Milano.
"Non ci interessa rispondere nel merito" perché quelle sul
nuovo nucleare sono "belle idee come le macchine volanti". "Con
il nucleare - aggiunge - sposta l'attenzione dalle decisioni che
il governo non sta prendendo come finanziare i progetti che già
ci sono sulle energie rinnovabili, incentivare".
"Anche due settimane fa - ha aggiunto - il più importante
ente sull'energia al mondo ha detto che la principale urgenza
sull'energia da qui ai prossimi 10 anni è triplicare le
rinnovabili, mentre qui blaterano di un progetto che perfino
secondo i più ottimisti arriverà attorno al 2040. L'urgenza
della crisi climatica ci impone di mettere in pratica soluzioni
ora".
E su Milano "si accorga della cementificazione, di quello che
è stato costruito per una piccola parte della popolazione"
mentre tanti altri, che non si possono permettere certi prezzi,
"sono costretti ad andarsene. E il governo ha azzerato i fondi
per le piste ciclabili mentre a Milano continuano a morire
persone in bici". Secondo la portavoce di FFF, "Salvini dimostra
di essere lontano dal Paese reale. Bisogna mettere adesso in
pratica le soluzioni per la transizione che ci sono. Il nucleare
- conclude - è solo uno specchio per le allodole".
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