Le agroenergie connettono in modo
incisivo il settore primario con quello energetico e questa
sinergia agevola un raggiungimento più rapido degli obiettivi di
sostenibilità ambientale. Inoltre Le imprese agricole italiane,
grazie al biogas e al fotovoltaico, contribuiscono per l'8,5%
alla produzione di energia elettrica rinnovabile. E' quanto
emerso in un incontro al Meeting di Rimini cui hanno preso parte
Nicola Gherardi della giunta confederale di Confagricoltura e
Fabrizio Iaccarino, responsabile Affari Istituzionali Italia di
Enel.
"Le aziende agricole operano in un contesto stravolto dai
cambiamenti climatici con l'esigenza di migliorare l'impatto
ambientale senza ridurre la produttività. - ha detto Gherardi -
Confagricoltura, che è stata la prima a livello europeo a
credere e investire nel biogas e nel biometano per la
valorizzazione dei sottoprodotti, ha ora raggiunto, con le sue
imprese, obiettivi importanti. In Lombardia, ad esempio, ci sono
oggi 680mila tonnellate di reflui che alimentano impianti con
benefici ambientali concreti: 80mila tonnellate di anidride
carbonica in meno e riduzione di 1,3 milioni di Kg di azoto
all'anno. Questi indici di sostenibilità ambientale sono
cruciali e condizionano anche l'accesso al credito da parte
delle imprese".
A giudizio di Iaccarino "il settore agricolo è fondamentale
per l'economia italiana, per questo è importante supportare le
aziende nel loro percorso verso la transizione energetica.
"Enel ha un dialogo costante con Confagricoltura - ha aggiunto
e con le sue imprese: è importante lavorare insieme con
ottimismo e determinazione, non solo per cogliere gli obiettivi
del Pnrr, ma per andare oltre", ha concluso.
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