Capriccioli, una delle spiagge
più belle e frequentate della Costa Smeralda, da oggi sarà
'protetta' grazie a un progetto di conservazione dell'ecosistema
dunale. E in futuro, quasi certamente dalla prossima estate,
l'accesso sarà a numero chiuso.
Il progetto fa parte dell'Agenda Blu 2024 del Comune di
Arzachena ed è stato finanziato da One Ocean Foundation, realtà
non profit che nasce a Porto Cervo, con sede a Milano, e che
opera a livello internazionale per la tutela dell'ambiente
marino.
L'obiettivo è realizzare una struttura di protezione della
zona dunale e di sviluppare materiali didattici di educazione
ambientale per i bagnanti, la comunità e le scuole locali entro
la prossima stagione estiva. Il progetto prevede la
realizzazione di strutture leggere a protezione delle dune
marine, con particolare attenzione alla loro porzione più
esposta ai fenomeni erosivi. Le strutture sono state realizzate
con materiali naturali, come legno o fibre vegetali, e avranno
un impatto visivo minimo, oltre ad essere totalmente
riciclabili.
Le dune costiere stanno diventando sempre più̀ rare e la
Sardegna in particolare ne ha perse oltre il 60%.
Oggi la posa dei primi materiali, nel tratto di Capriccioli
Ovest, alla presenza - tra gli altri - del sindaco di Arzachena,
Roberto Ragnedda, e del segretario generale di One Ocean, Jan
Pachner.
"La tutela e il ripristino della biodiversità, così come
indicato anche dall'Unione Europea, rappresentano un tassello
fondamentale della mission di One Ocean Foundation - afferma il
presidente Riccardo Bonadeo - che riconosce l'importante valore
dei territori della Sardegna su scala nazionale e
internazionale.
"L'erosione costiera e il carico antropico estivo mettono a
repentaglio il
litorale di Capriccioli - spiega il sindaco - ed è nostro dovere
preservarlo con ogni mezzo, prima che il danno diventi
irreversibile. Qui introdurremo anche misure di controllo degli
accessi per riportare in equilibrio l'ecosistema".
Si va verso il numero chiuso, dunque, così come già avviene
in tante altre spiagge della Sardegna, ogni estate prese
d'assalto da migliaia di turisti. "Stiamo valutando questa
possibilità per il 2025 - afferma Ragnedda -. Un percorso
sperimentale da estendere anche su altre spiagge".
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