La Rete delle professioni tecniche
(Rpt, l'associazione che riunisce nove Consigli nazionali di
varie categorie), nel corso di un'audizione nella Commissione
Ambiente della Camera, ha evidenziato "l'importanza di una
completa ed organica riforma urbanistica ed edilizia,
sottolineando l'urgenza di aggiornare normative ormai obsolete
per rispondere alle attuali esigenze di digitalizzazione e
rigenerazione del patrimonio edilizio esistente. In particolare
- recita una nota - si propone un riordino normativo che includa
il Testo unico dell'edilizia del 2001, ritenuto non più
adeguato", e si vorrebbe "introdurre una commissione
interministeriale per aggiornare le leggi fondamentali del
settore (del Testo unico delle costruzioni e della normativa di
settore correlata, del decreto sui requisiti igienico sanitari
degli alloggi; legge urbanistica e della rigenerazione urbana)".
Per la Rpt, poi, "la scelta di procedere con leggi parziali e
specifiche aumenta le incertezze applicative nel rapporto tra
legislazione statale e legislazione regionale, e lascia ampi
spazi interpretativi discrezionali che non aiutano l'auspicata
semplificazione procedurale per gli interventi nei territori".
Riguardo, inoltre, al disegno di legge al vaglio della
Commissione Ambiente, relativo ai piani particolareggiati,
lottizzazioni convenzionate e interventi di ristrutturazione
edilizia, connessi alla rigenerazione urbana, le professioni
tecniche hanno affermato che "appare legittimo considerare che,
a meno che non sia espressamente previsto diversamente nelle
previsioni urbanistiche del Piano regolatore, gli interventi nei
lotti liberi delle zone di completamento, trattandosi di aree
urbanizzate, avviene con intervento diretto senza obbligo di
Piano particolareggiato e di realizzazione di opere di
urbanizzazione primaria e secondaria, ma con l'obbligo di
pagamento degli oneri tabellari di urbanizzazione".
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