E' in vigore da oggi la nuova
direttiva sulla prestazione energetica degli edifici, nota come
direttiva sulle 'Case green'. I ventisette Stati membri dell'Ue
avranno ora due anni di tempo per adeguarsi alle norme Ue che
puntano a un parco immobiliare a emissioni zero al 2050.
Ventiquattro mesi di tempo in cui tutte le capitali, compresa
Roma, dovranno stabilire una tabella di marcia per ridurre i
consumi medi di energia delle case del 16% entro il 2030 e del
20-22% entro il 2035. Quanto agli edifici non residenziali,
almeno il 16% degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni
andrà ristrutturato entro il 2030 e il 26% al 2033.
L'accordo raggiunto a Bruxelles lascia ai governi
flessibilità per decidere come raggiungere questo obiettivo e su
quali edifici concentrarsi. I governi possono anche scegliere di
esentare completamente alcune categorie di edifici dalla
legislazione, come le case per le vacanze o gli edifici storici.
I Paesi avranno tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a
combustibili fossili, mentre tra il 2026 e 2029 scatterà
l'obbligo progressivo di installare pannelli solari sui tetti
per i nuovi edifici pubblici.
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