Germania e Italia sono sulla
buona strada per mancare gli obiettivi di riduzione delle
emissioni al 2030 con uno scarto sostanziale che potrebbe finire
per consumare tutto il surplus disponibile di quote di emissioni
rimasto per gli altri Paesi. E' quanto emerge da uno studio di
Transport & Environment (T&E) l'organizzazione ambientalista
indipendente europea, secondo cui senza un'azione immediata 12
Paesi Ue, tra cui l'Italia, non conseguiranno gli obiettivi
climatici nazionali previsti dal regolamento sulla condivisione
degli sforzi, le norme che fissano gli obiettivi annuali
vincolanti per le emissioni di gas serra dal 2020 al 2030 per
ciascun Paese membro Ue, per contribuire all'obiettivo comune.
Berlino e Roma sono i Paesi con i risultati peggiori in
termini assoluti - secondo l'organizzazione - mentre la Francia
raggiungerà l'obiettivo ma con un margine molto stretto, tanto
che qualsiasi passo indietro nelle politiche potrebbero mettere
a rischio il conseguimento dei suoi obiettivi. "C'è ancora tempo
per correggere le politiche governative e raggiungere gli
obiettivi al 2030 ma serve maggiore impegno", commenta T&E,
stimando in 15,5 miliardi di euro il 'debito' italiano nei
confronti degli altri Paesi a causa di un deficit di 120 milioni
di crediti.
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