Una tassa sulle grandi ricchezze ed
una sui clima alteranti per rendere più efficace la lotta al
cambiamento climatico. E' d'accordo su questi due strumenti la
maggioranza dei cittadini intervistati in un'indagine condotta
da Ipsos per conto di Earth4All e dell'Alleanza Globale per i
Beni Comuni in 18 Paesi del G20, inclusa l'Italia, che analizza
l'opinione pubblica su alcuni temi chiave della società
contemporanea inerenti al funzionamento della democrazia e alla
capacità del sistema economico di generare benessere, affrontare
la crisi climatica e ridurre le disuguaglianze.
In particolare, in Italia emerge la richiesta di politiche
ambiziose per la transizione ecologica e la profonda sfiducia
nella politica. Alcuni dati principali: Il 62% degli
intervistati crede che sia necessario agire immediatamente e su
larga scala per combattere il riscaldamento globale.
Il 71% è a favore di misure fiscali che tassino l'inquinamento
per i gas climalteranti, anche come strumento per redistribuire
risorse nel Paese.
Il 25% degli intervistati ha fiducia nel fatto che il governo
nazionale prenda decisioni che effettivamente creino benefici
per la maggioranza del Paese (dato tra i peggiori tra i Paesi
del G20). Solo il 31% degli intervistati è ottimista sul proprio
futuro personale, contro una media del 62% nei paesi del G20
intervistati.
Più in generale in tutti i Paesi del G20 intervistati, la
maggioranza degli adulti (68%) sostiene la proposta di una tassa
più alta sul patrimonio dei ricchi, come mezzo per finanziare
importanti cambiamenti della nostra economia e dei nostri stili
di vita.
Per quanto riguarda il cambiamento climatico e la protezione
della natura, il 71% delle persone intervistate nei 18 Paesi del
G20 ritiene che sia necessario intervenire immediatamente, entro
il prossimo decennio, per ridurre le emissioni di carbonio. Il
68% delle persone intervistate nei 17 Paesi del G20 concorda sul
fatto che il funzionamento dell'economia del proprio Paese
dovrebbe dare priorità alla salute e al benessere delle persone
e della natura, anziché concentrarsi esclusivamente sul profitto
e sull'aumento della ricchezza. Inoltre, il 62% concorda sul
fatto che il successo economico di un Paese dovrebbe essere
misurato in base alla salute e al benessere dei suoi cittadini,
non alla velocità di crescita dell'economia.
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