È in crescita l'impegno delle imprese
per la sostenibilità economica, nel periodo 2023-2025, nel
manifatturiero e nei servizi di mercato. È quanto stima l'Istat
in un rapporto. Mentre nel 2022 è intervenuto in questo campo il
56,1% delle imprese manifatturiere e il 53% di quelle dei
servizi, nelle prospettive per il triennio successivo le quote
sono rispettivamente il 66,4% e il 55,6%.
Nella manifattura, le iniziative per il 2023-2025 riguardano
soprattutto gli investimenti nella formazione (per il 49,6%
delle imprese), nella digitalizzazione (45,3%) e nella ricerca e
sviluppo (40,5%), in aumento sul 2022. Più imprese dichiarano
inoltre di voler adottare azioni di gestione etica (28,7%) e
strategie per la stabilità finanziaria e la gestione dei
relativi rischi (20%). Resta limitata la distribuzione di
compensi per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità
(10,3%), e il coinvolgimento di attori politici pubblici (3,3%).
Nei servizi, le iniziative più segnalate sono: investimenti
in digitalizzazione (dal 42,2% del 2022 al 44,9%) e in R&D (dal
21,9% al 23,6%), strategie per la stabilità finanziaria (dal
22,2% al 25,4%) e compensi legati agli obiettivi di
sostenibilità (dal 12,9% al 16,1%).
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