Le batterie delle auto elettriche sono un problema per lo smaltimento?
No, ci sono tecniche consolidate e il riciclo diventerà un business redditizio

Redazione ANSA
19 settembre 2024 - 13:51
Gigante delle batterie Catl lancia sua piattaforma per Bev © ANSA

Cosa verifichiamo


Si sente spesso dire che la diffusione delle auto elettriche porrà grossi problemi per il riciclo delle batterie. E' diffusa l'opinione che l'e-auto non sia inquinante per quanto riguarda le emissioni, ma possa diventarlo quando viene rottamata, a causa degli accumulatori. Questi, è la voce che gira, potrebbero diffondere sostante velenose nell'anmbiente, e sarebbero comunque difficili da smaltire e riciclare.

Analisi

Le batterie agli ioni di litio hanno una vita utile di 8/10 anni, per almeno 160 mila Km. Le batterie più moderne ai polimeri di litio durano più a lungo, e hanno prestazioni superiori del 20-30%. Dopo 10 anni, gli accumulatori dei veicoli perdono dal 25% al 50% della loro capacità, e non è più conveniente utilizzarle per i trasporti. Tuttavia, non sono ancora da buttare. Possono ancora servire ad accumulare l'elettricità delle fonti rinnovabili, eoliche e fotovoltaiche, che hanno una produzione incostante. Vengono collegate insieme decine o centinaia di vecchie batterie di auto, e si ottengono gli impianti di accumulo per le fonti green . Dopo altri 10 anni, le batterie sono davvero finite. Ma a quel punto, possono essere riciclate. Con le tecnologie attuali, è possibile recuperare l'80% dei materiali delle batterie esauste, in modo economicamente ed ambientalmente sostenibile. Si tratta di litio, cobalto, nichel, rame, alluminio. Con tecniche all'avanguardia, si può arrivare al 90-95%. E' ragionevole pensare che, con l'avanzare delle tecnologie, queste percentuali verranno alzate ulteriormente. Le tecniche di riciclo sono due. La più semplice è la fusione dei vecchi accumulatori in un altoforno (pirometallurgia): a temperature specifiche, si ottengono metalli puri o leghe utilizzabili. L'altra tecnica è la idrometallurgia: si usano solventi chimici per separare le materie prime. La prima è una lavorazione energivora, ma l'energia consumata è di gran lunga inferiore a quella risparmiata dalle auto elettriche rispetto a quelle a motore endotermico. La seconda tecnica richiede lo smaltimento dei solventi, ma esistono già tutte le tecnologie necessarie. Il riciclo degli accumulatori al momento è abbastanza costoso, 4 - 4,5 euro al chilo. Ma il mercato è appena nato, le auto circolanti sono poche e gli impianti di recupero ancora meno. Con la diffusione dell'e-auto e il progredire della tecnologia, è prevedibile che gli impianti si moltiplicheranno e i costi scenderanno.Nel 2023, la Ue ha approvato un direttiva che impone entro il 2027 di recuperare almeno il 50% dei materiali delle batterie agli ioni di litio esauste e di salire all'80% entro il 2030. La Ue impone anche di utilizzare una quantità minima di materiali riciclati nella produzione di nuove batterie: l’85% di piombo, il 16% di cobalto, il 6% di litio e il 6% di nichel. Secondo una ricerca di Motus-E, Strategy& e Politecnico di Milano, al 2050 si genereranno in Europa fino a oltre 6 miliardi di euro di ricavi per riciclare le batterie dei veicoli elettrici Riciclando solo le batterie che saranno presenti sul territorio nazionale, l’Italia potrà contare su 400-600 milioni di euro di ricavi, senza considerare l’indotto. In Europa al momento la capacità di riciclo di queste batterie si aggira oggi intorno alle 80.000 tonnellate all'anno. Ma nel 2050, gli accumulatori da destinare al riciclo arriveranno a 3,4 milioni di tonnellate. Riciclare le batterie renderà l’Europa più indipendente sull’estrazione e la lavorazione delle relative materie prime.

Conclusioni

Lo smaltimento delle batterie della auto elettriche sarà sicuramente una questione economica ed ambientale da affrontare, ma è assolutamente gestibile. Le tecniche ci sono, e sono sostenibili in tutti i sensi. Con il progresso tecnologico, divneteranno più efficienti e convenienti. Al momento ci sono pochi impianti di smaltimento, ma col diffondersi delle e-auto si moltiplicheranno, per rispondere alle richieste del mercato. Il riciclo degli accumulatori diventerà un business che creerà ricchezza e ridurrà la dipendenza dell'Italia e dell'Europa dai paesi esterni.

Le fonti

https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acsenergylett.1c02602#:~:text=Lithium%20is%20recyclable%20by%20some,and%20separate%20metals%20from%20LIBs

https://www.epa.gov/hw/lithium-ion-battery-recycling

https://www.motus-e.org/wp-content/uploads/2023/03/Motus-E_PwCS_PoliMi_Il-riciclo-delle-batterie-dei-veicoli-elettrici-@2050-scenari-evolutivi-e-tecnologie-abilitanti.pdf

https://www.weforum.org/agenda/2024/06/jumpstarting-lithium-battery-recycling-investing-innovation/
https://www.re-bat.it/costi-smaltimento-batterie/
https://www.cobat.it/comunicazione/press-room/news/batterie-al-litio-ecco-le-linee-guida-per-gestirle-in-sicurezza

https://renewablesassociation.ca/wp-content/uploads/2021/04/Recycling-Batteries-English-Web.pdf

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