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ANSAcom - In collaborazione con Deloitte
Troppi "sportivi da divano", pochi che praticano davvero. Eppure un aumento dell'attività fisica del 10% nella popolazione farebbe bene non solo alla salute e al benessere degli italiani, ma anche all'economia del Paese. Un rapporto di Deloitte presentato con il Coni stima in 34 miliardi la crescita del Pil che si otterrebbe nel medio-lungo periodo e in 81 mila i nuovi occupati. Inoltre la spesa sanitaria calerebbe dell'1,6%. L'indicazione che emerge dal rapporto “Lo sport: settore chiave per lo sviluppo sociale, educativo ed economico del Paese” è quella di potenziare il ruolo dell'attività sportiva, a partire dalla scuola e dalle iniziative di sistema. Per il 96% degli intervistati, lo sport è un elemento fondamentale nell’educazione dei giovani e per il 62% la scuola non fa abbastanza o addirittura penalizza chi intraprende percorsi agonistici. Inoltre per il 70%, gli eventi sportivi rappresentano un fattore di crescita per il Paese. In particolare, i Giochi olimpici di Milano Cortina 2026 sono, secondo il rapporto, "un’opportunità da capitalizzare" e per tre intervistati su quattro lasceranno un impatto positivo. Il legame emotivo degli italiani con lo sport è definito "profondo" e il 75% è interessato agli eventi sportivi, un dato superiore alla media degli altri Paesi dove è stato realizzato lo studio (Spagna, Germania, Francia e Regno Unito). “L’effetto moltiplicatore dei benefici derivanti dallo sport e dalla pratica sportiva rappresenta una vera e propria ricchezza per il nostro Paese", ha dichiarato il ceo di Deloitte Italia", Fabio Pompei, che ha indicato come fondamentale "una logica sempre più strategica a livello nazionale" a partire dalla collaborazione pubblico-privato e dalla definizione degli elementi chiave di sviluppo, dalle politiche sociali al tema delle infrastrutture, dalle nuove competenze alla programmazione degli eventi sportivi. "Bisogna investire e bisogna farlo bene", guardando al lungo periodo "con altruismo", è la sintesi del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha sottolineato come oggi lo sport sia "centrale nell’agenda di tutti" e ha invitato a "tramutare le intenzioni in fatti". Alla presentazione è intervenuto il fondatore e Presidente della fondazione S.O.S Il Telefono Azzurro Ets, Ernesto Caffo, che ha riconosciuto come "oggi un investimento sullo sport permetterebbe di ridurre la fascia vastissima di disagi mentali dei ragazzi". "I ragazzi hanno voglia di sport, di vivere questa esperienza", ha detto, ricordando i risultati di esperienze per il recupero di ragazzi con disagio sociale come quella di Montespaccato a Roma. Il prorettore della Luiss per le Relazioni con gli Alumni e lo Sport, Francesco Di Ciommo, ha raccontato l'impegno dell'università per promuovere l'attività sportiva e l'agonismo degli studenti con un'offerta dedicata anche agli atleti top come Paola Egonu che "è una nostra studentessa", ha rivendicato. La chief strategy planning and legacy officer Fondazione Milano Cortina 2026 e schermitrice Diana Bianchedi ha concluso come "la prima cosa da fare è organizzare i Giochi e convincere anche quelli che pensano che non ce la possiamo fare".
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