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ANSAcom - In collaborazione con Fiera Milano - Business International
"Siamo in una fase in cui sicuramente le attese sono molte e gli obiettivi sono molto sfidanti. Il tessuto produttivo italiano però era già molto avanti prima ancora che iniziasse la transizione". E' quanto ha detto all'ANSA Alessandro Fontana, direttore Centro Studi di Confindustria, a margine dell'evento Business Leaders Summit in corso a Milano.
"Sulla parte ambientale - ha proseguito - abbiamo delle performance che già sarebbero molto vicine agli obiettivi, abbiamo una la più basse impronte carboniche al mondo. Siamo tra i primi tre, quattro paesi, insieme a Germania, Svezia e Danimarca, anche tenendo conto delle diverse specializzazioni produttive.
Non abbiamo infatti delegato ad altri Paesi alcuni processi più inquinanti per mantenere noi una bassa impronta carbonica. In realtà proprio noi produciamo poche emissioni. Secondo abbiamo la più alta quota di rifiuti industriali che vengono riutilizzati. Anche in termini di circolarità nell'utilizzo delle risorse siamo a livelli tra i più alti del mondo e abbiamo il più basso utilizzo di materia prima vergine, di energia vergine, di energia per unità di prodotto quindi per unità di Pil prodotta.
Questo chiaramente è molto virtuoso, ma è ovvio che viene da una necessità, perché non siamo un Paese che ha a disposizione molte materie prime, quindi le deve importare, quindi proprio per questo costava molto le imprese hanno adottato tutte le tecniche possibili per ridurne il costo, però questo ci porta in una posizione molto avanzata". Secondo Fontana "sulla parte digitale siamo un po' più in ritardo.
Stiamo crescendo anche lì molto però abbiamo uno dei più bassi diciamo utilizzi di dell'intelligenza artificiale nelle imprese a livello europeo siamo che già non sta una posizione molto avanzata abbiamo basse competenze digitali di base a livello Paese quindi chiaramente siamo ritardo".
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