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Randstad, con l'AI servono nuove figure umanistiche

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Randstad, con l'AI servono nuove figure umanistiche

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In collaborazione con Fondazione Randstad

Nasce la Fondazione Randstad AI Humanities

MILANO, 23 ottobre 2024, 14:19

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Randstad, con l 'AI servono nuove figure umanistiche - RIPRODUZIONE RISERVATA

Randstad, con l 'AI servono nuove figure umanistiche - RIPRODUZIONE RISERVATA
Randstad, con l 'AI servono nuove figure umanistiche - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Randstad

L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo in cui viviamo e propone nuove sfide per quel che si riguarda le competenze lavorative, dove sono fondamentali non solo nuove competenze Stem, ma anche umanistiche, capaci di sostenere e indirizzare il processo di integrazione di saperi e di applicazioni di "intelligenze" differenti. A dirlo è l'analisi di Fondazione Randstad AI & Humanities presentata questa mattina durante il convegno "AI & Humanities: una nuova idea di futuro", al Mudec - Museo delle Culture di Milano.
    Se da un lato è sempre più importante una lettura tecnica dell'innovazione tecnologica, cresce dall'altro lato l'importanza di aggiungere una nuova lente per osservare l'AI attraverso studi filosofici, psicologici, sociali e storici che aiutino nella comprensione del contesto, nelle conseguenze morali, sociali e etiche dell'uso dell'AI, nella possibilità di affrontare sfide complesse attraverso approcci multidisciplinari e, infine, nell'interazione con gli esseri umani.
    Nell'utilizzo dei sistemi di AI tra i vari malfunzionamenti o pregiudizi si stanno evidenziando fenomeni preoccupanti, con l'intelligenza artificiale che tende a confermare le convinzioni degli utenti, sostenendo eventuali bias. Proprio in quest'ottica nasce Fondazione AI & Humanities, promossa da Randstad Italia, che attiverà programmi interdisciplinari di ricerca e formazione con esperti di AI e professionisti delle scienze umane su progetti che esplorano l'impatto sociale, etico e culturale dell'AI, finanziando borse di studio dedicate.
    "Il cambiamento tecnologico dell'AI impone un approccio nuovo, scientifico tanto quanto umanistico. L'obiettivo non è solo limitare possibili rischi, quali bias o usi irresponsabili della tecnologia ma anche riuscire a sfruttare al meglio e velocemente le straordinarie opportunità dei nuovi servizi portati dall'avanzamento tecnologico" afferma Paola Pisano, nominata presidente dell'Advisory Board. "La Fondazione è impegnata a promuovere una convergenza tra etica, scienze umane, tecnologia, economia e innovazione in tutte le sfide che affronterà affinché l'AI sia a beneficio di tutti: attori pubblici e privati, enti di ricerca ma anche cittadini comuni".
   

 

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